Perchè non voto per Bertinotti

La situazione internazionale attuale si presenta assai complessa e in parte incerta e confusa, con poche luci (America Latina, Medio Oriente) e con moIte ombre diffuse e fosche in ampie zone del pianeta, con il rischio di degenerare in un conflitto generale. Si sta accentuando vistosamente la spinta aggressiva del’imperialismo e del colonialismo capofila mondiale degli Stati Uniti e di Israele, con la complicità e la connivenza dei caudatari europei, al fine di impadronirsi, con la strategia apertamente enunciata della guerra preventiva e permanente, delle risorse energetiche mondiali. Tale disegno sta incontrando serie difficoltà di realizzazione per l’inattesa, accanita, eroica resistenza, in forme diverse, del popolo iracheno e del popolo palestinese, con il sostegno degli altri popoli arabi. Malgrado tali ostacoli e le sconfitte subite, gli aggressori non demordono, anzi rilanciano con il predisporre gli atti preliminari tesi a rendere possibile, con pretesti inventati e falsi, come per il passato, l’attacco all’Iran e alla Siria. A tal fine in tutto l’occidente, compreso il nostro paese, si sta lanciando una menzognera campagna propagandistica per convincere della necessità di combattere il mondo islamico per fronteggiare lo scontro di civiltà ad esso attribuito.

La linea dei paesi imperialisti occidentali è chiarissima nella sua razionalità criminale; mentre ancora non si delinea una strategia generale dei paesi indipendenti, del movimento operaio e comunista internazionale, del movimento sindacale e pacifista mondiale tendente ad opporsi, opportunamente ma efficacemente, a tale deriva sciagurata.

La situazione italiana riproduce il quadro mondiale e in peggio. Il governo è da anni in mano a una banda di reazionari, razzisti, fascisti, ladroni e forcaioli che hanno determinato un forte regresso politico, economico, culturale, morale, non efficacemente combattuto e quindi sostanzialmente avallato dagli pseudo-moderati di centro-sinistra tra i quali notiamo quei campioni di onestà che sono i craxiani e vari miglioristi e rutelliani margheritini.

Il dato più negativo è rappresentato dall’assenza di un’autentica forza di sinistra di opposizione nei riguardi della linea liberista e imperialista dei due poli borghesi.

Siamo quindi in una situazione di vera e propria emergenza.

In tali scabrose condizioni ritengo opportuno muoversi in tre direzioni:

1) profondere tutte le nostre energie per favorire la formazione di un’opposizione organizzata, la più ampia e unitaria possibile, autonoma dai ceti borghesi, basata sui movimenti di protesta più radicali sviluppatisi recentemente, tentando di recuperare il forte ritardo;

2) operare nel modo più efficace e mirato possibile per contribuire alla sconfitta, anche sul piano elettorale, del governo Berlusconi e del berlusconismo diffuso;

3) non votare e non far votare per il PRC, per dare una prima severa risposta al palesato vergognoso trasformismo imposto al suo partito da Bertinotti con un completo voltafaccia politico, mettendosi al servizio dei vari Rutelli, D’Alema, Fassino e per ottenere il gradimento degli Stati Uniti, anche al fine di concludere la sua gloriosa carriera politica con la presidenza della Camera dei Deputati.

Adolfo Amoroso


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