L'Italia ripudia la guerra ?
Non pare proprio, anzi:
l'Italia partecipa in prima fila
a nuove criminali imprese nei Balcani

Le basi militari USA-NATO in Italia - e specialmente Aviano, insieme ai comandi di Vicenza e Napoli - sono di nuovo attive per operazioni militari nei Balcani contro la Jugoslavia.

Già solo la minaccia esplicita e ripetuta di tali operazioni militari e lo svolgimento di esercitazioni aeree e/o terrestri in Albania e Macedonia costituisce una grave e inaccettabile provocazione e un atto criminale. Linguaggio e prassi belliciste e criminali, che ci riportano agli anni trenta di questo secolo, sono ormai esplicite anche nelle ripetute dichiarazioni di alti esponenti americani e tedeschi, tra cui i due ministri della difesa, secondo le quali per aggredire la Jugoslavia non c'è nessun bisogno di autorizzazioni del Consiglio di Sicurezza dell'ONU. Cade così anche l'esile foglia di fico che negli anni scorsi aveva coperto tanti interventi armati occidentali.

Nessuna persona dotata di raziocinio può cadere nella trappola della propaganda di guerra con la quale si tenta di far credere che alla base dei piani di intervento in corso ci sia una preoccupazione umanitaria per la gente del Kosovo.

Le potenze occidentali (trascinate in una prima fase dalla Germania e poi soprattutto dagli USA) hanno fatto tutto quanto era in loro potere per fare a pezzi la Jugoslavia multietnica in cui i diritti di tutte le nazionalità erano garantiti e per provocare e alimentare le guerre civili allo scopo di creare piccoli stati facilmente manovrabili in cui poter compiere razzie economiche e dislocare forze militari sulla base di disegni egemonici ed espansionistici nel più classico stile imperialista. Oggi il tragico copione già visto con la secessione, teleguidata dalla Germania, di Slovenia e Croazia e con la guerra in Bosnia, programmata e diretta dagli USA, viene ripetuto senza nessuna variante, compresa la demonizzazione dei Serbi. Cambia soltanto - e in peggio - l'orizzonte generale sempre più cupo in cui queste prove di guerra si collocano e trovano anche una spiegazione: un orizzonte che fa presagire guerre di più ampia e tragica portata.

Mentre la macchina della guerra si rimette in moto, con i suoi devastanti effetti esterni e interni, è necessario un sussulto delle coscienze intossicate e addormentate dai media al servizio della guerra o demoralizzate dal senso di impotenza e di frustrazione.

Le autorità italiane che si assumono la responsabilità della partecipazione alla guerra compiono un atto criminale. Non saranno perdonate!

FUORI LA NATO DAI BALCANI!
VIA LE BASI USA DALL'ITALIA!
FUORI L'ITALIA DALLA GUERRA!


Vedi l'appello del Coordinamento GETTIAMO LE BASI per le manifestazioni del 27 giugno

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