Lettera aperta di Christopher Black, presidente del Comitato legale dell’ICDSM, Comitato Internazionale per la Difesa di Slobodan Milosevic

14 settembre 2004

Il Tribunale Internazionale per i crimini nella ex Yugoslavia (ICTY), una associazione di criminali che non è ne’una organizzazione internazionale ne’una organizzazione giudiziaria, è stato insediato in violazione del diritto internazionale e dei principi fondanti della Carta delle Nazioni Unite. Questo Tribunale produce false accuse, organizza arresti e carcerazioni senza la minima autorità legale e dirige quelli che definisce “processi”, in violazione del diritto internazionale e di tutte le leggi nazionali e delle norme di giustizia. Questo Tribunale costituisce un’arma con la quale gli Stati Uniti e i loro alleati tentano di distruggere il principio fondamentale della sovranità delle nazioni, che costituisce la base essenziale dell’autodeterminazione dei popoli e della democrazia, per cui gli Alleati della Seconda Guerra Mondiale hanno fatto mostra di combattere i fascisti Tedeschi, Italiani e Giapponesi.

Oggi, i fascisti hanno fatto la loro ricomparsa e, essendosi impadroniti del potere negli Stati Uniti e negli altri paesi alleati della NATO, pretendono di creare un Nuovo Ordine mondiale in seno al quale essi soli decideranno chi deve vivere e chi morire, chi deve essere libero e chi imprigionato, come pure le condizioni economiche e sociali nelle quali tutti noi dovremo vivere.

In nome della libertà, stanno creando la schiavitù. In nome della giustizia e dei diritti dell’uomo, mutilano e massacrano. In nome del diritto internazionale, hanno instaurato le norme di un potere assoluto e implacabile. In nome della democrazia, stanno distruggendo la democrazia. In nome dei popoli, stanno instaurando una dittatura mondiale.

Una componente essenziale della dittatura consiste nel sistema delle non-leggi e dei non-tribunali che loro hanno creato, sistema di cui si viene a prendere assoluta consapevolezza nella forma di questi tribunali criminali, che hanno l’unico obiettivo di sostenere il Nuovo Ordine mondiale e di distruggere qualsiasi nazione o governo nazionale che si opporranno loro.

I ben noti non-tribunali, come l’ICTY o il suo omologo per il Rwanda ICTR, e i loro quasi omologhi per la Sierra Leone, la Cambogia e Timor Est, sono stati istituiti e sono mantenuti in carica e sotto controllo principalmente dagli Stati Uniti, con l’obiettivo di demonizzare coloro che resistono alle loro imposizioni; questo in vista della distruzione della sovranità di quei paesi e, di conseguenza, si creano i presupposti per minare la sovranità di tutte le nazioni, gli Stati Uniti da tutto questo sono automaticamente esclusi, e si manovra in modo che i meccanismi della propaganda presentino versioni distorte degli avvenimenti che sono avvenuti in quei paesi, trasformando senza eccezioni le vittime dell’aggressione americana in capri espiatori e “criminali”, e mascherando l’effettivo ruolo giocato in questi avvenimenti dagli Stati Uniti e dai loro alleati.

L’ICTY è stato insediato con questi obiettivi, di distruggere la Yugoslavia, di controllare i Balcani e di minacciare la Russia. L’ICTR è stato insediato al fine di distruggere il Rwanda, in quanto Stato progressista, e di controllare le immense risorse dell’Africa centrale. I Tribunali ibridi, mezzo ONU, mezzo nazionali, per la Sierra Leone, la Cambogia e Timor Est, sono stati creati con il medesimo scopo, di schiacciare l’opposizione agli interessi degli Stati Uniti e dei loro alleati in quei paesi.

In questo caso, gli Stati Uniti, utilizzando la loro influenza sul Consiglio di Sicurezza dell’ONU, hanno prodotto delle strutture criminali, che hanno la pretesa di definirsi tribunali, con funzionari che si pavoneggiano in pubblico con abbigliamenti stravaganti, tutti paludati di titoli roboanti e di un senso morale professionalmente basso, e che hanno redatto degli “statuti”, dei pezzi di carta straccia, di nessun significato, salvo quello di mirare a conferirsi una vernice legale immediatamente confutata dalle loro regole procedurali e dalle prove destinate ad impedire la messa in atto di processi veramente legali ed ugualmente impedire sempre alla verità di essere divulgata.

I sostenitori di queste strutture pretendono che esse agiscono secondo i principi di giustizia, legalità ed umanità. Il fatto di imporre un consulente-consigliere al Presidente Milosevic, scelto dal tribunale per ridurre al silenzio il Presidente Milosevic e sabotarne la difesa, azione che non avrebbe potuto aver luogo se non in ragione dell’assenza completa di morale nella famiglia di giuristi rispondenti al nome di Kay, costituisce l’atto fra i più densi di livore da parte del triumvirato di marionette della NATO che portano le toghe rosse dell’Inquisizione e che non sono altro che delle auto-parodie di giudici.

La natura fascista di questi tribunali si è palesata in modo chiarissimo. La giustezza della causa del Presidente Milosevic salta agli occhi.

I popoli del mondo devono riconoscere che il Presidente Milosevic e tutti gli altri prigionieri del Nuovo Ordine mondiale sono ostaggi di questo Ordine, privati della loro libertà ad esempio per noi tutti. I popoli di questo mondo devono agire per mettere un termine a queste ingiustizie ed evitare che queste proseguano prima che anche noi diventiamo tutti vittime. I prigionieri di questi tribunali “ad hoc” devono essere rilasciati. I tribunali devono venire bloccati. Coloro i quali li hanno imposti devono affrontare la giustizia dei tribunali dei loro stessi paesi per i crimini di guerra che hanno commesso. La sovranità delle nazioni e il diritto internazionale devono essere restaurati. Le leggi internazionali dovranno essere restaurate. Da noi tutti insieme, dunque il potere di fare questo sta nelle nostre mani!

Christopher Black
Presidente del Comitato legale dell’ICDSM
Arusha, Tanzania.

Ritorna alla prima pagina