Questa sinistra è senza idee

Giulietto Chiesa

Il manifesto, 13 giugno 2009 (lettere)


Certo che se ne devono andare. Tutti quelli che hanno creato questo disastro a sinistra. Ma non se ne andranno. Resteranno a creare problemi. Non è con quei mattoni che si potrà ricostruire una rinascita della sinistra e della democrazia nel paese. Da quella gente non può nascere nemmeno una qualunque alternativa a questa sinistra.

E non si potrà costruire nessuna alternativa di governo se non se ne costruisce una a questa sinistra. Gli appelli sono inutili, perché non è questione di buona volonta, ma di idee. Tra coloro che si debbono fare da parte ci sono molte persone oneste. Ma se non ci sono idee la buona volontà non basta.

La sinistra, tutta, quella che si è arresa, quella istituzionale, quella - si fa per dire - «radicale» è crollata perché non ha più idee. Non ha capito come cambiava il mondo.

Quindi la prima cosa da fare è organizzare lo studio, la comprensione del mondo come premessa per costruire un'alternativa a questo che, per inciso, si sta sgretolando sotto i nostri occhi e minaccia di travolgerci sul serio. Che fare? I falliti della sinistra già annaspano verso un'alleanza con il Pd, che a sua volta annaspa. Cioè continuano come prima in nome di un realismo irreale e surreale.

Il problema delle alleanze si pone, ovviamente, ma non avrà alcun seguito se prima non si affronta la questione delle idee. Farlo ora significa solo allontanare la necessità di costruire un programma di alternativa radicale.

Ci vorrà tempo, ma se si organizzano le forze, affidando a un comitato di saggi il compito di formare l'agenda, si può cominciare da subito. Sapendo che Berlusconi non è eterno, checché ne pensi lui. La sua narrazione del mondo ha stravinto, ma l'Italia non è sua. Bisogna prepararsi al disfacimento del sistema politico che lui ha costruito, in convergenza con il Pd.

Tutto ciò non avverrà in tempi storici. Sulla commedia-farsa in cui abbiamo vissuto in questi ultimi anni calerà il sipario.

Il problema è che salterà in aria la destra, ma anche il pasticcio della sinistra e del Pd, che non è più niente, né destra, né sinistra. Già questo dovrebbe dirci quanto sia ridicolo occuparsi adesso delle alleanze, quando il quadro politico che dovremo a breve affrontare sarà completamente modificato dal corso della natura della crisi italiana e mondiale.

Certo sarà una serie di eventi molto più vicini al caos che a una ordinata transizione. E per evitare questo pericolo bisogna costruire le casematte gramsciane.

C'è una parte grande dell'Italia che ha bisogno di un punto di riferimento, di parole chiare, di un'agenda di priorità. Chi è disposto a scriverla?

Ritorna alla prima pagina