Lunedì 2 aprile alle ore 18 una nota di protesta sarà consegnata all'ambasciata jugoslava a Roma per l'arresto di Milosevic.
Colpire Milosevic nella situazione che si è creata in Jugoslavia significa colpire tutti coloro che in questi anni hanno cercato disperatamente e coraggiosamente di difendere l'indipendenza e la dignità nazionali e gli interessi popolari contro i brutali ricatti degli USA e della UE.
Gli Stati Uniti e la UE non sono arretrati di fronte a nessun crimine per colpire la Jugoslavia. Hanno utilizzato lo strumento economico delle sanzioni, hanno fomentato e utilizzato le divisioni etniche, hanno demonizzato i serbi, hanno violato tutte le norme del diritto internazionale scatenando una criminale campagna di bombardamenti, hanno assicurato la loro copertura alle massicce pulizie etniche effettuate nella Kraijna e nel Kosovo, hanno fabbricato montagne di falsità contro il governo di Belgrado per giustificare le loro azioni, hanno infine insediato a suon di dollari e di ricatti un governo "amico" a cui peraltro non mancano mai di ricordare con la ormai abituale brutalità chi è il padrone.
Per assolversi da tutti questi crimini, i governi della UE e gli USA vorrebbero ora portare l'ex presidente jugoslavo davanti al Tribunale dell'Aja e riscrivere così la storia delle guerre jugoslave a loro piacimento. Questo Tribunale si è ormai squalificato di fronte al mondo intero, mostrando di non essere altro che uno strumento per affiancare le guerre della NATO e colpire i nemici della NATO. Questo Tribunale è un insulto all'umanità e alla giustizia. Gli va negata ogni legittimità e ne va chiesto lo scioglimento.
La sezione italiana del Tribunale Ramsey Clark si impegna a dar vita nei prossimi giorni a una assemblea nazionale con lo scopo di lanciare anche in Italia la campagna per lo scioglimento di questo scandaloso Tribunale e di battersi per impedire che Slobodan Milosevic sia consegnato ai nemici del suo paese.