Cuba 24-25 aprile

Primo incontro per la pace



Fidel con la delegazione
della Fondazione Pasti

Dichiarazione finale

Nel corso dei due giorni di dibattito, le delegazioni cubana e degli altri paesi presenti all’incontro hanno espresso il consenso sui punti seguenti:

Si è sottoposto a profonda analisi il modo di concepire la pace, raggiungendo il consenso sull’analisi e l’impiego di questo concetto come unità dialettica di pace e giustizia sociale e ponendo l’enfasi sulle sovranità nazionali e lo sviluppo umano.

In questo documento facciamo appello a che si ponga particolare attenzione alle posizioni tradizionali e storiche antimperialiste che devono essere riprese nell’ambito del Consiglio Mondiale della Pace portando a una riconsiderazione del modo di concepire la pace e della lotta per la pace all’alba del nuovo millennio.

I partecipanti hanno identificato il nemico principale della pace mondiale nell’imperialismo, nel neoliberismo e nei suoi strumenti essenziali, quali il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale e la NATO.

Si fa appello alla necessità di articolare la lotta per la pace dei vari movimenti dell’America e del resto del mondo e di incorporarvi con maggior efficacia settori come per esempio i giovani, i bambini, le donne, i movimenti indigeni, senza discriminazioni di sorta, al fine di raggiungere obiettivi comuni di interesse mondiale.

Gli obiettivi iniziali sarano basati sulle iniziative seguenti: la lotta contro le basi militari straniere, la necessaria democratizzazione delle Nazioni Unite e l’appoggio efficace ai paesi che sono oggetto diretto di aggressioni di varia natura.

I paesi partecipanti esprimono preoccupazione in rapporto alla situazione che si manifesta in Colombia, nell’area andina, in Cile e a Portorico e dichiarano la necessità di risolvere nei modi più appropriati i conflitti interni invocando il rispetto della sovranità nazionale dei paesi.

La risoluzione anticubana della Commissione per i diritti umani di Ginevra è motivo di unanime rifiuto e i partecipanti al Primo Incontro esprimono non solo la loro condanna per questa azione vile, ma anche la disponibilità ad agire in modo fermo e appropriato per liquidare una volta per tutte questo tipo di mistificazione che l’imperialismo statunitense mette in scena ogni anno contro Cuba.

Le delegazioni presenti hanno denunciato con grande energia il sequestro del bambino Elián González da parte della mafia di Miami in combutta con l’estrema destra del governo degli stati Uniti. Su questa vicenda rivolgiamo un appello alla solidarietà internazionale e in particolare al popolo degli Stati Uniti perchè continui ad appoggiare l’immediato ritorno del bambino, come richiesto dal padre e da tutto il popolo cubano.

Questa dichiarazione invita a realizzare periodicamente altri incontri per la pace, impegnandosi per raggiungere una partecipazione più ampia di organizzazioni che contribuiscano ad arricchire il dibattito.

Il Primo Incontro per la Pace ringrazia per la partecipazione di tutte le delegazioni presenti e specialmente per la partecipazione della delegazione italiana della Fondazione Nino Pasti, nonchè per la profondità delle relazioni e delle analisi sottoposte nel corso del dibattito.

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