Una lettera significativa

Cari compagni,

quando ho letto per la prima volta il Quaderno di Aginform riguardante il rapporto di Jiang Zemin presentato al 15º Congresso del Partito Comunista Cinese, l'effetto è stato paragonabile al ricevere una sberla all'improvviso da una persona che stimi. In particolare, l'editoriale mi indispettiva perchè minacciava la stabilità delle mie fragili costruzioni teoriche, basate in massima parte su una tradizione di pensiero pseudo-scientifica. Non passa molto tempo, e mi accorgo che certe "scosse" devono, per forza di cose, arrivare e che - anzi - prima arrivano e meglio è. Ho l'impressione di vederci più chiaro, di essermi liberato da zavorra ideologica assolutamente frenante, di comprendere meglio lo spirito del marxismo. Voglio, dunque, ringraziarvi e, nel contempo, raccomandarvi di mantenere questo percorso. Avrete ancora il mio appoggio.

Auguri e fraterni saluti.

3 gennaio 1999
Antonio Dori

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