Considerazioni sui fatti di Massa
e sul carattere del leghismo

Un intervento questo non per allungare la lista della sinistra piagnona che ogni giorno si interroga sui mali dell’italia berlusconiana, ma per sottolineare che ci sono voluti i Carc, e questo è tutto dire, per mettere in evidenza una necessità che si pone da tempo. Quella della risposta chiara e diretta ai provvedimenti razzifascisti di questa destra.

Il leghismo, malattia senile del capitalismo
Eros Barone

Il fatto che su Repubblica, il vero partito antiberlusconiano, che guida l’inesistente opposizione, si sia dato rilievo allo scontro di Massa con un’intera pagina di giornale e con le considerazioni di un moderato come Gad Lerner sui pericoli degli opposti estremismi dimostra un'esigenza che emerge ogni giorno di più, quella di contrastare i provvedimenti del governo con un'opposizione di massa.

In questo senso occorre mettere al centro del dibattito e delle proposte operative due questioni. Il movimento delle ronde antirazziste e antifasciste e la messa fuori legge della Lega per evidente attentato alla Costituzione.

Sulla prima questione, le ronde antirazziste. In questo caso colpisce il fatto che dopo tanto movimentismo non si è trovato il modo di dare un'indicazione generale e permanente di contrasto diretto alle squadracce governative sulla sicurezza. Non dico che ci vogliono i nuovi Arditi del Popolo, ma almeno andare a una verifica delle forze in campo e aprire un capitolo nuovo della lotta politica. Aspettarselo da una sinistra di plastica guidata da Diliberto e Ferrero è pretendere troppo, ma il silenzio dei movimentisti, impegnati nell’elaborare le scedenze rituali d’autunno, è una chiara dimostrazione di ciò che da tempo andiamo dicendo su Bernocchi e soci e sui no global. Lasciare ai Carc e a Ferrando la bandiera della lotta mi sembra riduttivo e anche pericoloso politicamente. Quindi interroghiamoci sui caratteri del nuovo e auspicabile movimento politico.

L’altra questione riguarda il leghismo. Anche qui mi sembra strano che dopo tanti discorsi sdegnati sulle oscenità bossiane non si sia ricavato l’unico punto su cui lavorare, la messa fuori legge della Lega come sintesi della lotta al razzifascismo.

Sembra una proposta fuori dal mondo, ma allora perché si invoca tanto la Costituzione se poi non se ne traggono le conseguenze? Suvvia, liquidiamo questa ridicola sinistra di plastica e ricominciamo sul serio. Proviamo a pensare se oggi in Italia ci fosse un serio movimento antileghista e antirondista quale effetto avrebbe.

Erregi

29 luglio 2009


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