2011, IL GIOCO SI FA DURO
organizzare la resistenza

La linea Marchionne sulla FIAT e la linea Maroni contro i pastori sardi hanno dato il segnale per il nuovo anno. Al di là del dibattito su Berlusconi sì e Berlusconi no si è evidenziata la linea dura che nei fatti unisce i due schieramenti.

A livello politico si parla di alternative, ma nel concreto degli interessi di questo sistema la scelta della repressione e dell'accettazione dei diktat padronali è insita sia nella maggioranza che nella opposizione, da Sacconi a D'Alema, mentre il silenzio sui pastori sardi bloccati a Civitavecchia è stato quasi assoluto.

Il regime ha altre cose a cui pensare. L'estradizione di Battisti dal Brasile e l'adesione alle lamentele del papa su Alessandria a cui, peraltro, ha ben risposto il capo degli Imam che ha chiesto come mai la Chiesa cattolica non condanna gli eccidi delle truppe americane e NATO impegnate in Iraq, in Afghanistan e altrove e si occupa invece solo dei cristiani contraddicendo l'universalità stessa del cattolicesimo.

Questi comportamenti sono normali, inutile lamentarsi, come fa la sinistra piagnona. La questione è quali conseguenze trarre da queste 'novità'.

Sul piano strettamente politico si evidenzia definitivamente il carattere non di sinistra del PD, quindi ogni ipotesi di alleanza con questo partito è connivenza con il nemico. Questo va detto sia nel confronti degli elettori del Partito Democratico che si ritengono ancora di sinistra, i quali devono finalmente negare ogni adesione sia politica che elettorale a questo partito, fosse pure tappandosi il naso, sia ai fautori di un fronte alternativo che comprenda il partito di Bersani.

Ve le immaginate le giunte di sinistra a guida Fassino, Chiamparino, Renzi, Bonino col sostegno della sinistra alternativa o radicale che dir si voglia? Chi può credere agli imbroglioni della Federazione della Sinistra in cerca di voti, che fanno credere che esista un' l'alternativa dalemiana?

Quindi il 2011 deve essere l'anno della chiarificazione e della nascita di nuove formazioni politiche di massa che credono in una alternativa effettiva. Ai gruppuscoli che si fregano le mani pensando che sta arrivando la manna, occorre dire che le nuove formazioni avranno, proprio perchè di massa, caratteristiche diverse da quello che essi si immaginano. E non avranno, per essere vere, caratteristiche prevalentemente elettoralistiche. La risposta a Marchionne e a Maroni ha bisogno di una capacità di resistenza di massa che deve resistere anche alle lusinghe del tipo di quelle messe in atto con gli studenti.

Erregi

4 gennaio 2011


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