La nuova opposizione

Ricordiamoci dei discorsi sulle "due sinistre", quelli pronunciati da Bertinotti e dai suoi seguaci. Da una parte c'era la sinistra moderata, dall'altra la sinistra radicale che doveva contaminarsi con la prima e trasformarla. Risultato finale: la sinistra moderata ha rafforzato le sue caratteristiche imperialiste e liberiste, mentre la sinistra radicale è sparita.

Il discorso che oggi va di moda è che l'intera sinistra è sparita, ma questo è solo un effetto ottico, di facciata. Quella che è sparita è un certo tipo di sinistra, quella rappresentata dal PD e dal PRC. La sinistra in realtà non è sparita affatto, anzi si può dire che siamo, per fortuna di tutti, in una situazione in piena evoluzione.

Un settore importante della sinistra ha finalmente rotto con il PD, o perlomeno con le sue pratiche consociative e sta all'opposizione. Parliamo dell'Italia dei Valori, che "non ci azzecca" con la vecchia sinistra, parliamo dell'importante esperienza del quotidiano Il Fatto che in poco tempo ha superato le centomila copie di vendita dimostrando ai quotidiani 'comunisti' come si fa il giornalismo di opposizione. Possiamo anche dire che siamo in piena fase landinista, sullo sfondo della ripresa riformista, e non liberista, della CGIL. Quindi i nuovi punti di riferimento per un'opposizione politica ci sono. Ma essi non rappresentano prospettive politiche, ma solo punti di resistenza. Possono divenire una prospettiva politica?

Chi si illude che questo possa avvenire facilmente insegue speranze che possono dimostrarsi vane. Ora siamo nella fase più dura, quella montiana e il fronte di resistenza tiene, ma quando certe asprezze saranno smussate avverrà la diversificazione a partire dalla CGIL. Rimarranno in piedi, per ragioni elettorali l'IdV e i rigoristi del Il Fatto. Poco per resistere alle Panzer Divisionen della Merkel e ai progetti di guerra NATO.

E allora? Allora bisogna lavorare, lavorare, lavorare, per costruire una opposizione vera. Le condizioni ci sono. Basta evitare spettacoli come la manifestazione di Milano del 31.

Erregi
1 aprile 2012


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