"Per attraversare il fiume occorre costruire un ponte"
(Mao Tse Dong)

Così usava dire Mao di fronte alle impazienze rivoluzionarie. Stalin usava dire invece che dalle piccole cose nascono le grandi cose, come dire che bisogna stare con i piedi per terra se si vuole battere il nemico. Detto da un uomo che è riuscito a distruggere la macchina da guerra nazista è una manifestazione di modestia inaspettata. La storia del movimento comunista è una grande storia perchè ha saputo sempre far seguire le parole ai fatti e quindi non conducendo lotte virtuali, ma reali e cambiando così il corso della storia mondiale.

Qualcuno ci dirà che è una storiaccia, ma noi diciamo che è l'unica a cui possiamo far riferimento. Aspettando, ovviamente, che qualcuno faccia di meglio. E se vogliamo ancora citare Mao, dobbiamo ripetere ciò che egli sosteneva parlando dei falsi rivoluzionari, che sono cioè come quei palloni che si librano nell'aria quando il vento è forte, ma ricadono a terra quando arriva la pioggia (e sulle lotte rivoluzionarie di pioggia ne cade molta).

Cerchiamo di trarre una morale da questi concetti.

1) Il governismo della sinistra ha screditato le ipotesi 'rivoluzionarie' dei rifondatori del comunismo.

2) Il 'bernocchismo' dei 'comunisti di mezzo' che stanno in mezzo al guado del sottogoverno in attesa di migliore sistemazione continua ad inventarsi scadenze di 'movimento'. Si veda l'ultimo comunicato messo in circolo contro la guerra.

3) Alcuni settori insofferenti al governismo e al bernocchismo dei comunisti di mezzo, pur avendo dato un contributo a rompere con la sinistra perbene, non hanno ancora formulato un'ipotesi politica fondata su dati oggettivi.

E' vero che dalle piccole cose nascono le grandi cose, ma non si può pensare che essere 'più a sinistra' possa farci uscire dalle secche. Un passo alla volta, ma nelle direzione giusta.

Questo pensierino è stato trovato nel panettone di Natale.

Erregi

3 gennaio 2007


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