La puzza della 'monnezza' e la puzza della sinistra

Nella discussione in atto sulla natura fatiscente della sinistra e il suo veloce degradarsi sono intervenuti due fattori nuovi che ci inducono a ulteriori riflessioni. I due fattori sono rappresentati dalla prossima apertura della mostra del libro a Torino, che gli organizzatori vogliono dedicare allo stato nazisionista e coloniale di Israele e dalla vicenda della 'munnezza' napoletana.

Partiamo dalla mostra del libro dedicata a Israele. E' di questi giorni, tra l'altro, la dichiarazione di Olmert secondo la quale ogni mezzo è lecito per colpire l'Iran da cui si deduce che si possono usare contro di esso, per fare un lavoro sbrigativo in uno stile diverso da quello iracheno, le armi atomiche. Ebbene, in Italia, stato democratico fondato sulla resistenza antifascista, si permette che ad Israele, stato coloniale e razzista e autore di un genocidio ai danni del popolo palestinese venga dedicato addirittura una mostra del libro. Certamente ciò avviene perchè il quadro 'istituzionale' dei partiti italiani è alleato stretto di Israele, un paese che fa parte della catena imperialista dell'occidente; quindi questa santa alleanza copre lo stato sionista e gli dedica una mostra del libro cercando di far passare come un evento culturale la complicità verso uno stato canaglia.

Se il quadro 'istituzionale' è naturalmente portato a colludere con Israele, dobbiamo verificare che, contemporaneamente, gli amici dei palestinesi, i cultori della pace, gli uomini e le donne che guardano ad un nuovo mondo possibile non sono mai scesi in campo contro il nazisionismo e l'esistenza dello stato coloniale di Israele. Il ritornello è stato sempre quello dei 'due popoli e due stati' e all'ombra di questo ritornello la politica criminale dei colonialisti israeliani ha potuto seminare morti e distruzioni. A mio parere, se si tiene la mostra di Torino ciò è dovuto anche agli 'amici' italiani dei palestinesi. La teoria dei due popoli e due stati è la politica del Mossad. Quando lo capiremo?

E veniamo alla 'munnezza' napoletana. Gli avvenimenti di questi giorni sono di una gravità eccezionale. Non solo perchè si è avuta in forma di rappresentazione realistica lo stato di degrado che vive un paese come l'Italia. Da qui naturalmente è nata l'indigazione e la reazione, ma i fatti più gravi non si sono manifestati con l'accumulo delle montagne di rifiuti. I fatti più gravi sono rappresentati dai comportamenti degli organi di governo e del sistema politico. Il primo dato si è evidenziato con la copertura 'istituzionale' dei responsabili del disastro. Perchè? E' risultato evidente che non si poteva colpire qualcuno, trovare un capro espiatorio, perchè le responsabilità erano e sono collettive, di destra come di sinistra, di Bassolino come del PRC e del capo dei capi dei verdi, il napoletano Pecoraro-Scanio. Meglio usare il detto napoletano: chi ha avuto ha avuto ... e passare oltre, il che significa recuperare la 'credibilità' dello stato. E come si può fare questa scelta? Naturalmente ricorrendo ai militari! E questo è stato fatto, appunto, ricorrendo all'ex capo della polizia De Gennaro e ad un generale come vice, che si è presentato in pubblico addirittura in tuta mimetica. Se ciò ha fatto dire al mite e moderato Agnoletto, che si è conquistato il posto di parlamentare con la retorica su Genova, che si era esagerato, a pareggiare la sua dichiarazione è bastato il ciarlatano di turno Russo Spena che ha auspicato il riscatto di De Gennaro sui campi di battaglia della immondizia. Sembrerebbe una squallida comica se in ballo non ci fossero cose meno comiche, per esempio il comportamento del ministro degli interni Amato, che ci ha ricordato che le proteste della gente verranno duramente stroncate.

Allora viene di nuovo alla luce il filo rosso che lega la politica dei governi di questi anni: l'organizzazione della repressione per chi non accetta di piegarsi alla finzione che abbiamo un governo 'nuovo'.

Non bastano fatti di questo genere per lavorare alla liquidazione di questa 'sinistra' e pensare in modo nuovo?

Erregi

15 gennaio 2008


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