Una lettera di Ruggero Giacomini

Alla redazione di Aginform
e p.c. Centro studi sulla transizione

Su Aginform n.39 in un lungo articolo di A.Curatoli ci sono riferimenti al mio contributo al recente convegno di Napoli sulla transizione, che mi sollecitano ad alcune doverose precisazioni.

1. L’autore qualifica come "totalmente falsa" la mia tesi che negli anni Trenta si sia svolto un duro scontro tra Stalin e Trockij (nel contesto del quale possiamo leggere come manifestazione di una particolare guerra civile la repressione e i processi, e lo stesso assassinio di Trockij), sostenendo che il vero scontro c’era già stato e si era risolto nel 1927 e Trockij negli anni Trenta "non contava più nulla". Si tratta di un punto di vista diverso dal mio, legittimo e che rispetto. Osservo solo che Stalin, come è ampiamente dimostrabile, la pensava diversamente e criticava, anche aspramente, quella che riteneva una diffusa sottovalutazione nel movimento comunista internazionale del pericolo che Trockij rappresentava.

2. L’autore attribuisce immeritatamente a me un giudizio su Stalin "conservatore" e "nemico della rivoluzione" che è in realtà una mia parafrasi del punto di vista di Trockij; per cui rinvio a una lettura meno precipitosa del mio testo.

3. L’autore utilizza le opinioni mie e quelle a me attribuite e di cui comunque posso essere solo io imputato, per liquidare sommariamente sul nascere l’iniziativa del "Centro studi sulla Transizione", senza aspettare di vedere che cosa potrà produrre. Se non ci sono altri motivi oltre quelli espressi, suggerirei una rettifica di questo "attacco preventivo", cui il mio intervento può aver fatto del tutto involontariamente e immeritatamente da pretesto.

Cordialmente Vostro

Ruggero Giacomini


Leggi la risposta di Amedeo Curatoli

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