Proposte per un lavoro unitario dei comunisti

Cari compagni, non essendomi purtroppo possibile partecipare al preannunciato incontro di Firenze, desidero tuttavia esprimervi il mio pieno consenso alle iniziative unitarie da voi promosse, assieme ai compagni di Nuova Unità.

Gli interventi pubblicati su Aginform dopo l’incontro di Torino mi inducono a ritenere che siate sulla buona strada, avendo in verità dissipato qualche mio precedente dubbio sulla vostra determinazione a preservare le nostre radici ideologiche da possibili contaminazioni od influenze "esterne", incompatibili con la teoria e la prassi del marxismo-leninismo (rivendico il trattino non ritenendolo in discordanza con un’interpretazione non talmudica della nostra dottrina). Mi corre perciò l’obbligo di non lasciar passare l’occasione senza farvi conoscere il mio parere sulle questioni da voi poste all’ordine del giorno del prossimo incontro di Firenze.

Tra tali questioni, ritengo che occorrerebbe privilegiare quelle relative agli "strumenti organizzativi per avviare e garantire un processo di aggregazione" ed alle "iniziative e proposte per la costruzione di una posizione comunista nella classe operaia". Ma per affrontare seriamente e concretamente questi temi, sarebbe, a mio giudizio, necessario collegarli alla delineazione del percorso operativo da intraprendere in vista della costruzione di un polo di riferimento comunista autonomo e visibile (finalizzato alla ricostruzione del partito rivoluzionario della classe operaia italiana), ciò che mi sembra costituisca, fin da adesso, un obiettivo largamente condiviso dai comunisti.

Sarebbe auspicabile che a Firenze si giungesse a definire, almeno a grandi linee, tale percorso. Al riguardo, sono dell’avviso che, in questa fase, l’attività dei comunisti debba svilupparsi su un duplice binario, fuori e dentro il PRC, essendo difficilmente contestabile che quest’ultimo rappresenti oggi il principale terreno politico in cui si colloca la parte più avanzata della classe operaia del nostro paese.

Ritengo altresì che debba realizzarsi un proficuo sinergismo tra tali settori di lavoro, evitando, per quanto possibile, una sovrapposizione conflittuale tra di esse (a discapito dell’una o dell’altra forma di attività) e nel contempo di esporre a rischio la necessaria autonomia, anche organizzativa, delle forze comuniste. Per evitare quest’ultima eventualità, occorrerebbe che il coordinamento e la direzione necessari di entrambi i settori di attività fossero affidati prevalentemente a compagni che non facciano parte di organismi dirigenti del PRC.

La pubblicazione di un organo di stampa centrale unificato di larga diffusione (come già proposto da altri compagni), costituirebbe senza dubbio uno strumento importante e fondamentale per la creazione di un polo di riferimento comunista visibile. Ma va da sè che ogni tentativo in tal senso risulterebbe vano ed avrebbe vita breve e precaria se non sarà previamente raggiunta una sostanziale concordanza di vedute tra i suoi promotori, in ordine sia all’indirizzo teorico-politico di tale organo di stampa, sia ai compiti da assegnargli, ossia sul suo contenuto. Per quanto riguarda quest’ultimo, ritengo che, in questa fase, si debba porre in primo piano il dibattito tra i comunisti (peraltro già avviato da tempo, ma rimasto purtroppo ristretto nei limiti di iniziative unilaterali e perciò poco produttive), cercando di coinvolgervi un arco di forze il più possibile esteso dell’area comunista ed orientandolo verso l’elaborazione di un programma (minimo, o di fase, e massimo) e di una linea politica suscettibili di divenire la piattaforma programmatica, strategica e tattica di tutte le forze autenticamente comuniste che andranno a formare il polo di riferimento preconizzato. Ma tale esigenza di contenuto ci riconduce alla necessità di un preliminare ed effettivo accordo sull’indirizzo teorico-politico dell’organo di stampa da mettere in cantiere, nonchè sul programma e sulla linea politica da elaborare.

Questi ultimi dovrebbero fondarsi su pochi, ma essenziali e qualificanti punti fermi teorico-politici, su cui non dovrebbe essere difficile trovare una intesa immediata, se vi è vera volontà unitaria e sostanziale coerenza nei principi. Tali punti fermi dovrebbero contenere una chiara e netta discriminante rispetto ad ogni posizione pseudocomunista di stampo centrista od estremistico, rappresentando una sorta di cemento ideologico dell’auspicata aggregazione delle forze comuniste e della loro futura confluenza nel ricostruito partito comunista.

A detta esigenza potrebbero corrispondere, a mio giudizio, i punti qui appresso indicati:

1) politica di unità e di lotta nei confronti delle forze sociali e politiche intermedie, da attuarsi mediante un’accorta tattica di "fronte unito", leninisticamente intesa, cioè a dire in funzione del progressivo isolamento dalle masse dei partiti della sinistra borghese ed operai borghesi, volto a realizzare l’unità del proletariato e della maggioranza delle restanti masse lavoratrici sotto la direzione del ricostruito partito della classe operaia, ossia dell’unico partito politico capace di condurle alla conquista rivoluzionaria del potere.

2) Dittatura del proletariato, democraticamente esercitata attraverso un ordinamento politico direttamente espresso dalle masse proletarie e lavoratrici nei luoghi di produzione e di lavoro (sull’esempio della Comune di Parigi e dei Soviet).

3) Ruolo dirigente del partito comunista nella rivoluzione e nella dittatura proletaria.

4) Organizzazione del partito comunista fondata sui principi leninisti del centralismo democratico.

Augurandomi che possiate tener conto delle mie proposte o in qualche modo utilizzarle, mi dichiaro comunque fin d’ora disponibile per una più concreta collaborazione.

Saluti fraterni

Franco Guerrieri

P.S: In ricorrenza dell’anniversario della morte di Stalin, vi invio in allegato un mio scritto (rimasto invero a lungo nel cassetto), quale modesto contributo alla necessaria ricognizione critica della esperienza storica del movimento operaio e comunista internazionale, già opportunamente avviata sulle colonne del vostro foglio.

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