Quando le idee sono più chiare

Comunicato del PC greco sui fatti jugoslavi

Una nuova tappa del brutale e palese intervento degli USA, dell’Unione Europea e della NATO che ha portato il paese alle soglie di una guerra civile si sta sviluppando in Jugoslavia. L’obiettivo è portare a termine senza più ostacoli i piani imperialisti. A prescindere dalle scelte elettorali dei lavoratori jugoslavi, l’uso della guerra, di ogni genere di terrore, ricatto e minaccia non deve essere legalizzato. L’utilizzazione di questi mezzi è la prova migliore dell’ipocrisia di chi parla di libere scelte e di potere del popolo. Il fatto che gli Stati Uniti, la NATO e l’UE festeggiano, dimostra chiaramente quale sia il senso degli avvenimenti: sono loro infatti che hanno fatto a pezzi la Jugoslavia. Sono loro i responsabili dei massacri e della miseria dei popoli jugoslavi e della instabilità dei Balcani.

I nuovi drammatici sviluppi in Jugoslavia non porteranno una normalizzazione nell’interesse dei popoli. Contrariamente a quanto dicono certuni, avranno effetti pesanti e l’imbrigliamento della Jugoslavia nel sistema imperialista rappresenta una svolta negativa per i Balcani. I festeggiamenti per la cosiddetta vittoria della democrazia cercano di far dimenticare i crimini commessi contro il popolo jugoslavo.

Il governo greco si dimostra complice dei crimini commessi nei Balcani e continua a partecipare alla guerra della NATO contro la Jugoslavia. Lo fa nel tentativo di accreditarsi come gendarme del nuovo ordine imperialista nei Balcani.

Nelle presenti circostanze facciamo appello al nostro popolo perchè fianco a fianco con i popoli dei Balcani intensifichi la vigilanza e l’iniziativa contro il Nuovo Ordine.

La cacciata e il ritiro di tutte le forze imperialiste dai Balcani è la sola soluzione. Soltanto il popolo di ogni paese ha il diritto di decidere il proprio destino e il proprio futuro.

L’imperialismo non è invincibile. La lotta unita antimperialista può sconfiggerlo!

Atene, 6 ottobre 2000
Ufficio stampadel Comitato Centrale del Partito Comunista Greco

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