Se limperialismo agisce e lEuropa imperialista organizza la forza di pronto intervento e estende le sue occupazioni militari, anche il movimento di lotta e la rete antimperialista cominciano a marciare.
I compagni sicuramente hanno sofferto in questi anni la penosa condizione di impotenza di fronte alle avventure di guerra della NATO e alla propaganda mistificante delle guerre umanitarie che così ampie brecce hanno aperto nella sinistra europea. Le risposte parziali, lisolamento delle varie iniziative sono state ben al di sotto degli avvenimenti. Unica eccezione, in questo contesto sono state le grandi manifestazioni contro la guerra dei Balcani in Grecia e la forte iniziativa del Tribunale Clark, compreso il tribunale tedesco e quello italiano, fino alla vicenda delluranio impoverito.
Ora però sembra che il panorama europeo vada cambiando. Due sono le iniziative importanti, ad ambedue delle quali ha partecipato come protagonista la Fondazione Nino Pasti, che marcano un cambiamento: la riunione del Coordinamento europeo del Consiglio Mondiale della Pace, svoltasi a Lisbona il 17 e 18 marzo, e la costituzione del Forum europeo per la pace a Berlino la settimana successiva. Di questo secondo avvenimento parliamo nella nota in questa stessa pagina. Qui vogliamo solamente specificare che la forte presenza in questi incontri di partiti comunisti e organizzazioni antimperialiste dellEst e dellOvest dellEuropa segna una potenzialità nuova, che va ora orientata sul programma e il coordinamento delle forze.
Sul programma, perchè è necessario che tutta lEuropa si muova contro la presenza delle basi americane, la forza europea dì pronto intervento, loccupazione dei Balcani, in appoggio alla lotta dei palestinesi per il ruolo strategico che riveste. Sul coordinamento delle forze, a proposito del quale è importante tra l'altro il ponte che si è riusciti a stabilire con lEuropa orientale per una militanza comune contro i nuovi coinvolgimenti della NATO.
A Lisbona è stata significativa la presenza dei portoghesi e dei greci come anche di forze rappresentative di Izquierda Unida e dellOSPAAL spagnola e degli inglesi della Fondazione Bertrand Russel. A Berlino la rappresentatività delle varie strutture presenti, soprattutto della Germania e dell'Europa orientale ha permesso di dar corpo alla costruzione di un coordinamento europeo che potrà impegnarsi con più decisione del passato. Ora bisogna passare dalle formule organizzative ai fatti e in questo senso va limpegno della Fondazione Pasti.