A proposito del deterrente nucleare corenao

Agenzia Stampa nordcoreana KCNA

Fonte: KCNA
Traduzione italiana della KFA Italia: [qui]


Pyongyang, 21 febbraio. Il terzo test nucleare della Repubblica Popolare Democratica di Corea è stato parte integrante delle sostanziali contromisure atte a difendere la sicurezza e la sovranità di quest’ultima, in risposta alle manovre ostili degli Stati Uniti.

Il fatto che il test abbia dimostrato la volontà e la capacità della Corea del Songun di contrastare le illegali azioni degli Stati Uniti, le quali hanno anche arbitrariamente violato il diritto di uno stato sovrano a mettere in orbita un satellite a scopi pacifici, ha rappresentato un legittimo esercizio della sovranità del nostro Paese.

Ad ogni modo gli Stati Uniti dipingendolo come una “sfida” alla comunità internazionale, hanno intensificato la propria ostilità.
Le manovre ancora più aggressive degli Stati Uniti provano come la reazione della Repubblica Popolare Democratica di Corea sia stata nel complesso giusta, ed intensificano la volontà di quest’ultima di rispondere ad un’azione dura con provvedimenti altrettanto duri.
Questa è la verità provata, d’altra parte, dalla storia delle relazioni e degli scontri fra gli Stati Uniti e la Repubblica Popolare Democratica di Corea.
Come si sa, nessun’altra nazione è stata mai esposta alla minaccia nucleare degli Stati Uniti per tanto tempo quanto la Corea.
Con questa premessa e successivamente alla guerra, nel 1959, la Repubblica Popolare Democratica di Corea, propose di istituire in Asia una zona di pace libera da qualsiasi arsenale nucleare, e per decenni ha condotto ogni sforzo possibile per concretizzare questo disegno.
A questo fine, essa ha lavorato duramente per il dialogo internazionale, conducendo anche colloqui bilaterali e multilaterali con gli Stati Uniti e gli altri Paesi presi in causa, e ha condotto positivi sforzi per salvaguardare il diritto internazionale, compresa la sua adesione al TNP.
La politica ostile degli Stati Uniti e la loro strategia di minaccia nucleare, atte ad inghiottire ad ogni costo la Corea, vista anche la favorevole posizione geografica di quest’ultima, si sono intensificate decennio dopo decennio.
Ciò ha provato che fino a quando la politica ostile e la minaccia di una guerra nucleare da parte degli Stati Uniti persisteranno, tutti gli sforzi condotti tramite il dialogo e la promozione del diritto internazionale finiranno in un nulla di fatto.
La Repubblica Popolare Democratica di Corea è stata inserita nella lista dei possibili “obiettivi per un attacco nucleare preventivo”, in uno scenario di continuo confronto bellico con gli Stati Uniti, lo stato con più armamenti nucleari al mondo e l’unico che abbia mai commesso crimini contro l’umanità per mezzo di essi.

Difendere la sovranità del nostro Paese in una simile situazione non era certamente una questione da risolvere con parole o colloqui.
L’incessante minaccia nucleare e le sanzioni economiche promosse dagli Stati Uniti mettono gravemente in discussione il diritto all’autodeterminazione ed allo sviluppo della Repubblica Popolare Democratica di Corea, ed anche il diritto all’esistenza di quest’ultima è, nell’ottica degli stessi Stati Uniti, da discutere.

Pertanto ciò che la Repubblica Popolare Democratica di Corea ha scelto è stata la risposta strategica alle armi nucleari con altre armi nucleari.
Le tragiche conseguenze nei Paesi che negli ultimi anni hanno abbandonato a metà strada i propri programmi nucleari, cedendo alle pratiche dispotiche ed alle pressioni degli Stati Uniti, dimostrano come la Repubblica Popolare Democratica di Corea abbia agito in maniera corretta.
Esse insegnano anche come la minaccia nucleare degli Stati Uniti debba essere combattuta con contromisure sostanziali, e non con compromessi o concessioni.

La volontà della Repubblica Popolare Democratica di Corea di prendere necessarie contromisure in risposta all’ostilità degli Stati Uniti trova le proprie fondamenta pratiche nella situazione attuale e nella lezione che la storia delle relazioni fra essa e gli Stati Uniti stessi le ha insegnato.
La contromisure della Repubblica Popolare Democratica di Corea, basate sulla giustizia e la verità, andranno avanti nel loro intento fino al conseguimento della vittoria finale.