Intanto gli americano costruiscono una grande base militare nel nord

Wayne Madsen

9 maggio 2008 Fonte: Wayne Madsen Report
Traduzione italiana per Comedonchisciotte da Alcenero


WMR è stata la prima fonte a riportare della costruzione di una grande base aerea Usa a Kleiaat (o Qlei'at) nel Libano settentrionale per facilitare la logistica della pianificata presenza a lungo termine dell'America nel medio oriente, che comprende l'occupazione dell'Iraq. Abbiamo adesso appreso dalle nostre fonti di intelligence in Libano che il cinque maggio un rappresentante dell'ambasciata Usa a Beirut ha passato tre ore a Kleiaat per ispezionare l'aeroporto e incontrarsi con i funzionari locali. La segretezza della visita del funzionario dell'ambasciata è stata evidenziata dalla proibizione di utilizzare videocamere nell'aeroporto.

Gli Stati Uniti hanno raggiunto un accordo con il governo del primo ministro Fuad Siniora, favorevole a Usa, Israele e Arabia Saudita, per trasformare gradualmente la base aerea di Kleiaat da un aereoporto civile a base militare. La base funzionerà sotto l'ombrello della Nato ma sarà controllata dagli Stati Uniti.

La recente iniziativa di Siniora contro una rete privata di telecomunicazioni di Hezbollah che si estende dall'aeroporto internazionale di Beirut al sud del Libano, alla Bekaa Valley, al Monte Libano, a Beirut e sino alle enclave cristiane di Jbeil e Keserwan favorevoli a Michel Aoun, è stata vista come un modo di assicurare che l'alleanza 14 marzo tra Hezbollah e Aoun non possa comunicare in modo sicuro. Il fatto che l'opposizione libanese al governo filo statunitense sia stata capace di evadere la sorveglianza elettronica totale degli israeliani, della National Security Agency Usa e dei British Government Communications Headquarters (GCHQ) ha sollecitato pressioni sul governo di Beirut per agire contro la rete di Hezbollah. Ciò ha innescato la rappresaglia di Hezbollah e l'esplosione di combattimenti tra Hezbollah e i suoi alleati contro il governo centrale.

Lo scoppio di combattimenti tra Hezbollah e il governo centrale viene dopo il piano per assassinare il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah che si sarebbe dovuto realizzare a Beirut da parte del Mossad israeliano il 25 aprile. Esso avrebbe innescato un ambiente adatto per lo scoppio di una guerra generale che avrebbe coinvolto Libano, Siria e Iran. Tale possibilità ha dato luogo ad una soffiata proveniente dall'ufficio del primo ministro israeliano Ehud Olmert. Olmert è ora posto sotto pressione perché si dimetta per avere accettato tangenti, tra il 1999 e il 2003 mentre era sindaco di Gerusalemme, dall'uomo d'affari, ebreo ortodosso di Long Island, Moshe “Morris” Talansky, soprannominato "Laundry Man" .

Talansky è amministratore delegato del Globes Resources Group, una compagnia di investimenti. Olmert e Talansky sono cofondatori del New Jerusalem Fund, una società di beneficenza per progetti di lavori pubblici a Gerusalemme. Talansky ha anche donato denaro all'ex sindaco di New York Rudolph Giuliani, a Bill Clinton e ai senatori Dianne Feinstein (D-CA), Charles Schumer (D-NY), Frank Lautenberg (D-NJ), Joe Lieberman (I-CT), oltre che a George W. Bush e all'onorevole Gary Ackerman (D-NY).

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