Milano: festa di Liberazione
Il Tribunale Clark per Milosevic

II giorno 24 giugno alla Festa di Liberazione di Milano si è svolto un dibattito del Tribunale Clark sui crimini NATO della guerra di aggressione contro la Repubblica Federale Jugoslava. E' un fatto importante perché, si può dire, per la prima volta, hanno piena dignità politica all’interno di Rifondazione Comunista le posizioni antimperialiste conseguenti di difesa della Repubblica Federale Jugoslava e soprattutto di S. Milosevic a cui dai relatori presenti viene riconosciuto il ruolo di capo della resistenza Jugoslava all’aggressione imperialista.

Altro fatto importante è il reintrodurre nel linguaggio della sinistra la categoria di imperialismo, invece del temine ormai d’uso di globalizzazione. Questo è un termine molto elastico dai mille usi e dalle mille interpretazioni, per questo motivo su questo termine bisogna intendersi. Se per globalizzazione si intende l’estensione a livello mondiale del mercato capitalistico, questo fatto non è certo una novità, dal momento che Marx prima e Lenin dopo hanno messo in luce la tendenza storica del modo di produzione capitalistico ad espandersi a livello mondiale. Se invece si intende usare la categoria di globalizzazione per affossare la categoria di imperialismo, si capisce bene perché questo concetto sia tanto usato dagli ideologi della borghesia e dai revisionisti e movimentisti.

Un errore che molti fanno, è quello di considerare che con la "globalizzazione" il ruolo degli stati nazionali venga meno. Questa tesi è sbagliata perché non tiene conto che per il capitalismo il ruolo della stato nazionale è una necessità storica.

Ad esempio la spartizione dei mercati non la si realizza certo con i buoni propositi, ma attraverso l’imposizione della forza, soprattutto di quella militare. Se il ruolo degli stati fosse venuto meno, come si spiegherebbe la corsa agli armamenti da parte degli U.S.A., la creazione dell’esercito europeo o lo smantellamento della leva e la sua sostituzione con l’esercito professionale?

E il G8, che si dovrà riunire Genova, come lo si deve interpretare, come un supergovemo mondiale dove le contraddizioni tra i diversi paesi imperialisti sono annullate o invece un tentativo di coordinamento tra di essi dove l’imperialismo maggiore, quello USA, la fa da padrone per via della sua forza militare?

Inoltre non bisogna dimenticare che uno dei compiti di questi organismi di cui l’imperialismo si dota (G8, NATO, ecc.) è quello di punire attraverso azioni militari, economiche, politiche e ideologiche (cioè attraverso la propaganda) i "trasgressori" dell’ordine mondiale imperialista (come Cuba, la Libia, La Corea del Nord, l’Iraq e la Jugoslavia).

Per questo si può dire che la globalizzazione è una nuova tappa dello sviluppo capitalistico nella sua fase imperialista. Come comunisti dobbiamo essere coscienti che siamo in un periodo in cui un piccolo gruppo di potenze imperialiste, armate fino ai denti, soggioga i quattro quinti del mondo, soprattutto dopo il crollo dell’U.R.S.S. Per questo motivo dobbiamo sostenere, in un modo o in un altro, non solo le lotte del proletariato o dei popoli oppressi, ma tutte quelle forze, quei movimenti, quelle nazioni che si trovino costrette a combattere contro avversari appoggiati, direttamente o indirettamente dalle potenze imperialistiche o che svolgono una funzione reazionaria. In sostanza si deve sostenere ogni azione che ponga in discussione o disarticoli il dominio imperialista.

Marco Sacchi

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