Un sano realismo proletario

Premessa: individuati compagni seri e costruttivi, realisti e disponibili a condividere una soglia minima di area comunista. (50% positivo). Rilevati interventi declamatori ed autoreferenziali, scollegati dalla realtà sociopolitica del paese e della classe (50% negativo). Prendiamo atto che oggi non esistono condizioni minime per un concreto percorso politico di costruzione del Partito (ferma restando la priorità di tale obiettivo strategico) e riteniamo che sono emerse due proposte politiche:

1) la tesi che ritiene indispensabile eseguire passaggi organizzativi e coordinativi di gruppi per la costruzione del partito (ne esistono già quattro o cinque, almeno sulla carta...), unitamente al giudizio radicalmente negativo su compagni e lavoratori interni a RC.

2) La tesi che ritiene fondamentale (a fronte delle condizioni vigenti) aprire un percorso di un’area di compagni che si ponga come settore parziale di uno schieramento ben più vasto (ci auguriamo) di quello presente al Convegno, fondata su basi storiche e scientifiche il più profonde possibile, in grado di esprimere potenzialità all’altezza dei compiti, lasciando alle spalle le velleità retoriche. Un’area che sappia valorizzare i patrimoni ed i percorsi di ciascuno dentro proposte concrete, consentendo relazioni con tutti quei compagni, al di là delle collocazioni organizzative, disponibili a contribuire alle TRE PROPOSTE CONCRETE già delineate nel corso del dibattito, che rammentiamo qui di seguito.

- Rivista teorica: strumento d’analisi e di approfondimento ideologico, che affronti le questioni nodali e strategiche del nostro tempo da una seria prospettiva m/l, in grado di superare le secche delle formule imbalsamate, e consapevole della necessità di una battaglia culturale. (Con le forze che già si sono rese disponibili, e aperte ad altri contributi).

- Lavoro politico fra lavoratori; tramite il Coordinamento Lavoratori Comunisti che ha già cominciato l’attività di collegamento e confronto tra lavoratori comunisti di varie esperienze.

- Questioni internazionali (Nato/Imperialismo) - Solidarietà di classe internazionale; unendo e valorizzando le varie realtà che hanno mantenuto serie posizioni antimperialiste fino ad oggi.

Riteniamo inoltre necessario (perchè verificato nella realtà concreta), costruire/favorire/intensificare il lavoro politico con quei comunisti che in questa fase, all’interno di RC sostengono la resistenza all’azzeramento ideologico e culturale che va compiendosi e che, piaccia o no, influenza centinaia di migliaia di lavoratori.

Su queste basi minime intendiamo contribuire ad un percorso collettivo d’analisi e d’attività concreta con il nostro piccolo patrimonio di lavoro politico locale; per farlo, a nostro avviso, occorrono (stanti le attuali condizioni, pur non trattandosi d’autentiche categorie politiche): serietà, modestia, umiltà, ed un sano e proletario realismo.

Proponiamo un incontro di Aginform e Nuova Unità, più Michelino (come Coordinamento Lavoratori Comunisti) per esprimere una lettera di bilancio e di ufficializzazione delle proposte.

Nuova Unità Torino

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