Le organizzazioni presenti

Alla conferenza di Praga hanno partecipato organizzazioni provenienti da 16 paesi, cioè tutti i paesi europei della NATO (con l'eccezione di Spagna, Portogallo, Lussemburgo, Irlanda, Danimarca e Norvegia) compresi quelli dell'ex Patto di Varsavia ufficialmente annessi l'11 marzo scorso, cioè Ungheria, Polonia e Repubblica Ceca. A questi vanno aggiunti USA, Russia (Unione Sovietica) , Bulgaria, Svezia, Iran.

Importante innanzitutto la partecipazione dalla Repubblica Ceca. L'incontro, organizzato in piena autonomia dalle sezioni ceca e italiana della Fondazione Pasti, è stato ospitato nella sede centrale del Partito Comunista di Boemia e Moravia (KSCM), presente con numerosi suoi esponenti. Ma intorno alla iniziativa, e alla decisione di costituire un centro di coordinamento proprio a Praga, si è formata un'ampia unità di diverse componenti ceche che si stanno impegnando sul fronte della lotta alla guerra. Si tratta in particolare del Partito dei Comunisti Cecoslovacchi (il cui segretario è il compagno Stepan, già segretario della Federazione di Praga del Partito Comunista Cecoslovacco e imprigionato nell'89), formato nel 1995 in contrapposizione alle tendenze socialdemocratiche piuttosto forti nel KSCM; della Lega per la Solidarietà Nazionale, che fa capo agli stessi ambienti; dell'Unione Sindacale della Boemia, Moravia e Slesia (la confederazione sindacale di sinistra della Repubblica Ceca); del Comitato unitar io contro la NATO costituitosi nei mesi scorsi a Praga; della rivista "Dialog", intorno alla quale si raccolgono i compagni del KSCM che si identificavano prima come corrente marxista-leninista; del Partito Socialista (partito storicamente alleato dei comunisti nella Repubblica Socialista Cecoslovacca); di esponenti del Partito Socialdemocratico, in netto dissenso dalla sua linea filoatlantica.

La Russia, o meglio si dovrebbe dire l'ex Unione Sovietica, era rappresentata dalla compagna Nina Andreeva, segretario generale del CC del Partito Comunista dei Bolscevichi dell'Unione, ben noto ai compagni italiani e ai lettori di Aginform per l'intransigenza con cui denuncia l'impossibilità di venire a patti con la controrivoluzione criminale al potere e sostiene la necessità di una nuova rivoluzione bolscevica. Un momento alto dell'iniziativa a Praga è stato il discorso che la compagna Andreeva ha potuto tenere davanti al monumento ai 140.000 caduti dell'Armata Rossa nella liberazione della Cecoslovacchia nel 1945. Di fronte a centinaia di persone, radunatesi al cimitero nell'anniversario della liberazione, la compagna Andreeva ha riportato il ricordo del glorioso passato al presente drammatico della minaccia che ancora una volta l'imperialismo fa pesare sull'umanità intera.

Le altre presenze dall'Europa orientale, particolarmente significative in un convegno che si voleva caratterizzare proprio nello stabilire uno stretto legame di cooperazione tra Est e Ovest contro la NATO, erano costituite dalla Lega dei Comunisti Polacchi Proletariato (presente con due compagni tra cui il presidente Zbigniew Wiktor), dal Partito del Lavoro Ungherese presente con il suo vicepresidente Attila Vajnai (si tratta del partito che in Ungheria ha animato fin dall'inizio tutte le iniziative contro la NATO) e dal Partito Socialista Bulgaro (attualmente il maggior partito di opposizione; è il partito socialdemocratico in cui si ritrova la maggior parte dell'ex nomenclatura comunista).

Importante la presenza dei Greci con il Comitato per la Pace e la Distensione Internazionale, che fa parte del Consiglio Mondiale della Pace, partecipa all'iniziativa internazionale contro le basi militari lanciata a Cuba con la conferenza del '96 ed è animato dai compagni del KKE (Partito Comunista Greco). Il KKE sta svolgendo infatti un ruolo molto attivo nell'opposizione militante alla guerra e nella solidarietà con la Jugoslavia aggredita, che è molto forte in Grecia.

Il movimento contro la guerra degli Stati Uniti era rappresentato da John Catalinotto dell'International Action Center. Si tratta del Centro (basato a New York) fondato dall'ex ministro della giustizia USA Ramsey Clark, sempre in prima fila, a partire dalla Guerra del Golfo, nella denuncia più netta e documentata dei crimini dell'imperialismo USA. Ramsey Clark si è già recato due volte a Belgrado dall'inizio dei bombardamenti per portare la solidarietà attiva dei resistenti americani e contribuire a rompere l'isolamento in cui l'imperialismo vorrebbe confinare la Jugoslavia aggredita. L'International Action Center sta animando le manifestazioni contro la guerra in tutti gli Stati Uniti e prepara una grande marcia contro il Pentagono per il 5 giugno (vedi il volantino che riproduciamo a lato). Sua è anche la ricerca di base che ha consentito la denuncia documentata dell'uso dei proiettili all'uranio impoverito e dei suoi effetti, largamente sperimentati contro l'Iraq e oggi contro la Jugoslavia. A Praga si e' registrata la presenza anche di un gruppo di veterani e resistenti dell'epoca del Vietnam che risiedono nella zona di Worms in Germania e sono conosciuti col nome di "Stop the War Brigade". Hanno già organizzato una manifestazione contro la guerra a Heidelberg e distribuito volantini alle truppe USA in Germania invitando i militari a resistere alla guerra.

Diamo infine un quadro della partecipazione dall'Europa occidentale: la Germania era rappresentata dal KPD (partito comunista costituitosi a Berlino nell'89 in contrapposizione con le tendenze alla liquidazione dell'esperienza socialista della RDT prevalenti nel PDS), con il suo presidente Hans Wauer e l'organo di informazione "Die Rote Fahne" (Bandiera Rossa). Attiva inoltre la partecipazione del Forum Antimperialista della Germania (costituitosi due ani fa sulla base di una piattaforma antimperialista lanciata dal Forum Antimperialista costituito a Calcutta, India) e della rivista "Geheim-Top Secret", specializzata da anni nella controinformazione sulle attività della CIA e dei servizi segreti collegati. La Francia era rappresentata dal Comitato Honecker per la Solidarietà Internazionale, che sta animando numerose iniziative contro la guerra in tutto il paese; dal Comitato contro la guerra costituitosi a Parigi e dai compagni delle Editions Democrite, che fanno da anni un serio lavoro di informazione contr o l'imperialismo e sulle attività e il dibattito delle organizzazioni comuniste in tutto il mondo. L'Inghilterra era rappresentata dall'Ufficio Internazionale del Socialist Labour Party, il partito di sinistra fondato dal leader storico dei minatori inglesi Arthur Scargill in contrapposizione con la deriva di destra dei Laburisti. Per l'Olanda era presente il Nuovo Partito Comunista e per il Belgio il Partito del Lavoro, con Michel Collon, autore di un importante libro di controinformazione sulla destabilizzazione della Jugoslavia a partire dalla fine degli anni '80 e reduce da una grave aggressione della polizia belga che gli ha procurato la frattura di alcune costole nel corso di una manifestazione contro la NATO al quartier generale di Bruxelles. Infine per la Svezia presente, con il suo responsabile internazionale Teddy-John Frank, il Partito Comunista Marxista Leninista - KPML(r), partito di tradizione ml con un buon insediamento in Svezia, un lavoro di massa di tutto rispetto contro la guerra e una cap acità di fare da punto di riferimento per tutta l'area scandinava.

La lista dei partecipanti si chiude con una delegazione dell'organizzazione turca Kaldirac e dell'organizzazione dei Feddaiyn del Popolo Iraniano. Erano attesi anche esponenti dall'India (Forum Antimperialista) a cui in modo del tutto ingiustificato non è stato concesso il visto di ingresso.

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