Perchè votare SÍ

La posizione del Fronte Politico Costituzionale
sul referendum per la riduzione del numero dei parlamentari


Aumentare o diminuire il numero dei parlamentari ha ben poco a che fare con il principio della rappresentanza democratica. Chi vuol far credere che questa dipenda da quanti deputati e senatori siedono in parlamento usa l'argomento a fini strumentali per un obiettivo dichiaratamente politico, che è quello di condurre una battaglia contro il governo Conte, e per mantenere in piedi un sistema di corruttela che passa anche attraverso la manipolazione della rappresentanza con le leggi elettorali maggioritarie e la compravendita di deputati e senatori raccolti nella palude del parlamento.

   Non è un caso che dopo che la legge sulla riduzione dei parlamentari è stata votata a larghissima maggioranza si è attivato un fronte trasversale per sostenerne l'abrogazione con il NO. I vecchi maneggioni della 'rappresentanza' non vogliono perdere la loro platea di riferimento.

   A nostro parere, invece, la riduzione del numero dei parlamentari si inserisce nella tendenza che negli ultimi anni si è espressa contro la 'politica' intesa come corruzione, privilegi e disprezzo delle esigenze collettive. Se un partito, nella fattispecie i 5 Stelle, si è fatto carico della proposta di riduzione delle prebende dei rappresentanti della 'democrazia' e del numero di coloro che le percepiscono, non siamo di fronte a un attentato alle istituzione repubblicane, ma è stata raccolta e tramutata in legge costituzionale la spinta della gente che è stanca di malversazioni, corruzione, demagogia e subisce lo stravolgimento quotidiano del dettato costituzionale sui rapporti sociali ed economici e sui rapporti internazionali, contro il quale non assistiamo, guarda caso, a nessuna levata di scudi.

   Non è la riduzione del numero dei parlamentari che attacca la Costituzione. Sostanziale è invece la questione della legge elettorale che con le scandalose manipolazioni imposte per tanti anni ha gravemente alterato la rappresentanza democratica, consentendo a infime minoranze, ben sostenute da poteri e risorse extraparlamentari, di scalare posizioni di potere o esercitare rilevanti poteri di ricatto (ogni riferimento alla vicenda di Renzi è puramente casuale).

   Tutti coloro che hanno capito il gioco fraudolento di tanti improvvisati difensori della 'democrazia', così come dei 'diritti umani' con cui giustificano guerre e sopraffazioni, vadano a

votare SÍ senza esitazione

La vittoria del SÍ rafforzerà in Italia l'ancor fragile fronte antiliberista. Ne tengano conto anche coloro che nelle loro nicchie 'antagoniste' finiscono spesso per ritrovarsi in cattiva compagnia, come è avvenuto per la vicenda Covid quando i provvedimenti del governo sono stati valutati come azione repressiva lesiva dei diritti costituzionali. Parrà strano, ma l'internazionale nera si muove anche in questo modo, dai 'libertari' di Berlino a Salvini. Capiamolo per tempo.