Una lettera del compagno Piermarini

Dare fondamento scientifico alla speranza

Cari compagni

ho ricevuto le due copie di Aginform e le ho lette con molta attenzione. Il tempo non passa mai invano. Dall'esperienza di Fax, cui partecipai, mi sembra di cogliere una più precisa definizione del progetto di ricostruzione del movimento (e del partito) dei comunisti.

In particolare, anche a livello internazionale, si vanno chiarendo nel dibattito attuale alcune questioni di principio che riguardano l'identità e i compiti dei comunisti. A partire dall'ultimo anno ci si è presi la briga di conoscere meglio l'esperienza dei partiti comunisti europei (dell'area iberica e slavo-orientale) (Internet ci ha aiutato molto). Il risultato è stato quello di una migliore presa di coscienza non solo delle deficienze della sinistra italiana e della sua componente "comunista'', ma della necessità di costruire noi oggi un'potesi di aggregazione "eurocomunista" su posizioni chiare, che escludano in partenza ogni rapporto di collaborazicne, nel nostro progetto con la versione trotskista della socialdemocrazia, con la generica "sinistra eurooea", ormai, dopo le vicende della guerra contro la federaziorie Jugoslava riconoscibile come socialtraditrice e socialfascista, ma anche con alcune posizioni uitrasinistre che si richiamano ad un malinteso "maoismo" (che si cerca di contrapporre o sostituire al Marxismo-Leninismo) per il quale Milosevic è imperialista quanto Clinton, il crollo deil URSS è stato un bene perchè era un paese revisionista, o peggio, socialimperialista, etc. e tutta l'esperienza passata e presente del socialismo reale si riduce alla storia del dispotismo e della dittatura sui popoli. Su questa strada troviamo esponenti del gauchisme '68 come Gucksman applaudire l'aggresione NATO come guerra contro la barbarie e sposare le peggiori tesi anticomuniste e atlantiste Il numero dei rinnegati ormai comprende molte cifre !!!

Si tratta insomma, ci sembra, di tracciare una linea di demarcazione tra i comunisti e le varie forme del sinistrismo populista e anarcoide talvolta autodefinentesi impropriamente "maoista", che è la causa non ultima dei molti limiti e degli errori commessi dal movimento anticapitalistico negli ultimi trenta anni in Europa e nel mondo. Si tratta, come dicono i compagni catalani del Partit del comunists, di dare fondamento scientifico alla speranza e, aggiungiamo noi, di proporre una strategia percorribile per contrastare le forze reazionarie (che vestono sempre di più panni socialdemocratici... ) e rilanciare un progetto di accumulazione delle forze di classe e di iniziativa organizzata dei comunisti sulla base dei principi del marxismo-leninismo. Progetto che non può prendere attualmente che la forma della lotta alla NATO e a tutte le forze (partiti e governi) che la sostengono e di appoggio alla causa dei lavoratori e dei popoli appressi, vittime dei piani egemonici dell'imperialismo nordamericano e dei suoi alleati.

Massimo Piermarini

Ritorna alla prima pagina