Progetto Aginform: A che punto siamo

Non vogliamo inoltrarci nella retorica del terzo millennio coinvolgendo AGINFORM, ma più semplicemente fare un bilancio di un anno di lavoro e formulare ipotesi sulla base dei risultati ottenuti.

Ribadiamo che alla base del nostro progetto non c’è l’autoriproduzione politica di gruppo o la pubblicazione di una rivista, per quanto misera, di cultura politica, bensì l’obiettivo di aprire un dialogo tra i comunisti e un dibattito politico-strategico sulle prospettive. Dunque il bilancio per AGINFORM vuol dire fare i conti con i risultati effettivamente raggiunti.

Già i compagni e le compagne hanno avuto modo di constatare nei numeri pubblicati nel 1999 che ci sono pervenuti numerosi contribuiti a testimonianza della volontà di molti lettori di trovare una forma di espressione nuova. Ora si tratta di dare una valutazione quantitativa e qualitativa dei rapporti intercorsi e valutare quindi il risultato politico.

Da un punto di vista quantitativo dobbiamo ammettere che ci troviamo di fronte al tradizionale quesito se il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto, nel senso che gli abbonamenti pervenutici sono sì in numero consistente, ma non in misura tale da costituire una svolta nella situazione di quella che si definisce area dei comunisti, quella realizzazione cioè di massa critica che trasforma la quantità in qualità.

Quindi dobbiamo dire con franchezza ai compagni che il grosso dell’obiettivo è di fronte a noi, anche se, date le premesse, consideriamo il risultato raggiunto gratificante per AGINFORM.

Politicamente dobbiamo anche dire che sarebbe illusorio pensare ad un rapido e generalizzato sviluppo di rapporti politici tra comunisti, dato che su questa sorta di araba fenice sono naufragati centinaia di progetti. Il che vuol dire che la navigazione è molto tortuosa e lenta e non possiamo alimentare illusioni.

Sulla fattibilità del progetto tuttavia bisognerà ritornare continuamente, perchè senza raggiungere l’obiettivo della costruzione di un’area comunista organizzata e attrezzata politicamente il nostro compito si esaurisce.

Il dato qualitativo su cui valutare i risultati raggiunti da AGINFORM è costituito dall’interesse che la pubblicazione ha suscitato tra quei compagni che da tempo sono impegnati nel lavoro di analisi e nella battaglia culturale in difesa dei principi comunisti e della storia del movimento comunista. Ebbene possiamo dire che tra questi compagni abbiamo registrato interesse e apprezzamento per il nostro lavoro e che questo interesse, in alcuni casi, è divenuto collaborazione. Con questi compagni cercheremo di creare rapporti sempre più solidi per rendere più incisiva la battaglia politica e teorica contro la distruzione della ragione operata dagli anticomunisti di destra e di sinistra.

Infine, come abbiamo detto all’inizio, molti compagni hanno preso carta e penna e hanno inviato il loro contributo scritto e, dobbiamo rilevare con soddisfazione, che esso, pur non essendo prodotto dai soliti addetti ai lavori, è risultato puntuale e interessante rispetto al corso degli avvenimenti.

Sulla base dei risultati raggiunti si tratta ora di affrontare i nuovi passaggi.Quali?

In primo luogo si tratta di insistere nella estensione dei rapporti, sia verso lo zoccolo duro dei gruppi organizzati che verso settori di compagni con i quali non siamo entrati in contatto, in particolare con i comunisti del PRC. Anche se finora coi comunisti organizzati in gruppi non abbiamo ottenuto risultati apprezzabili, tuttavia insisteremo per aprire un dialogo e una verifica collettiva, combattendo ovviamente la spocchia gruppettara, il polititicantismo di basso rango e le manie di separatezza basate su presunte teorie ‘inoppugnabili’. Come ovviamente combatteremo gli avventurismi che si nascondono sotto la bandiera del comunismo.

Per quanto riguarda altri settori di compagni, e tra questi annoveriamo i comunisti iscritti a Rifondazione, sarà necessario trovare canali di comunicazione quanto più estesi possibili, perchè il bilancio delle potenzialità sia basato su una ricognizione quanto più vasta possibile.

Ai compagni e alle compagne che hanno preso "carta e penna" o ci hanno inviato indirizzari per far conoscere AGINFORM e quindi da tempo collaborano al nostro progetto, diciamo: cari compagni a voi che ci avete dato l’ossigeno politico e materiale per esistere, spetta un compito arduo e diretto: quello di trasformare le lettere in contribuiti politici puntuali e di creare, a partire dagli indirizzari, un’area organizzata di compagni e canali di comunicazione sempre più ampi.

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