Utile confronto
con il Partito del Lavoro del Belgio

Nel mese di settembre si è svolto un incontro tra Aginform e i compagni della direzione del Partito del Lavoro del Belgio su una serie di questioni attinenti la collaborazione internazionalista. In particolare si è parlato della campagna di solidarietà a favore degli stati e organizzazioni definite ‘canaglia’ e in particolare dell’appoggio da dare al Partito Comunista delle Filippine e al suo leader Jose Maria Sison minacciato di estradizione e a cui il governo olandese ha ritirato le prerogative di rifugiato politico, sequestrando soldi e negando l’assistenza abitativa e medica. Nel corso dell’incontro si è parlato anche di collaborazione nella lotta contro la guerra e di collaborazione tra comunisti. Di seguito riproduciamo una parte delle tesi del VII congresso del Partito del Lavoro, quella relativa alla collaborazione tra comunisti in Europa, che condividiamo pienamente.

«Lavorare all’unità del movimento comunista europeo»

«L’unità del movimento comunista europeo è attualmente più debole di quella del padronato e la centralizzazione della sua azione di fronte alla costruzione della politica europea deve ancora fare i primi passi. Il Partito del Lavoro del Belgio deve ridefinire i propri obiettivii in funzione di una concezione realmente internazionalista della lotta rivoluzionaria nel continente europeo. Tutto il lavoro del Partito deve essere concepito a livello continentale e deve servire al rafforzamento dei legami tra tutti i partiti e le organizzazioni comuniste.

Dobbiamo rompere con l’abitudine di concepire analisi, lotte politiche e obiettivi organizzativi a partire da un quadro limitato al Belgio e solo entro questo orizzonte.

Dobbiamo dare una attenzione particolare ai paesi dell’ex blocco socialista e in particolare alla Russia. In quel paese, la classe operaia e i lavoratori hanno un’esperienza del socialismo che è preziosa per i lavoratori di tutto il mondo. Le catastrofi prodotte dalla restaurazione capitalista provocano sempre più l’esigenza di un regime socialista.

Impegnando maggiori energie nello sviluppo di un movimento comunista europeo solido e unito, accelereremo le condizioni per la rivoluzione sull’intero continente e nel nostro paese.»

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