Scontro lacerante
ai vertici dell'impero


I vertici dell'elite di potere più corrotta del mondo, quella USA, sono scossi da un conflitto lacerante, in cui si annunciano importanti novità [qui]. A quanto ci è dato di capire, Trump sarebbe in possesso di prove che incastrerebbero irrimediabilmente coloro che, tramite CIA, FBI ed altri 'servizi' e organi governativi, avrebbero costruito tutto il castello di accuse per farlo passare come marionetta dei russi, cercando prima di impedirne l'elezione e poi di condizionarlo pesantemente. Per chi fosse interessato ad approfondire la vicenda rimandiamo a una dettagliata ricostruzione (in inglese) [qui].

   Curiosamente, in Italia la vicenda ha dato più che altro la stura a una delle tante polemiche faziose e strumentali di Salvini contro Conte, col tentativo di gettare ombre sul premier accusandolo di scambio di favori con Trump (colpisce il pulpito da cui viene la predica).

   Scarso interesse invece per la possibilità assai reale che i complottisti anti Trump abbiano trovato sponde anche in Italia [qui] . Non solo, ma anche silenzio assordante su quello che il cosiddetto Russiagate ha significato in termini di avvelenamento dei rapporti internazionali e demonizzazione del nuovo nemico russo. Su questo lascito politico-ideologico di Obama e dei neocon, a cui i nostri media e i loro ispiratori si sono indegnamente accodati, nessuno ritiene utile concentrare l'attenzione. Tutto ciò si salda assai bene con i piagnistei sui curdi e il 'tradimento' di Trump e la clamorosa minimizzazione delle dichiarazioni (o velleità?) isolazioniste di Trump che gettano nel panico i pianificatori delle guerre imperiali e i vassalli europei