Sui tre senatori 5 Stelle passati alla Lega, dopo il ritratto che ne ha fatto Marco Travaglio [qui] c'è poco da aggiungere, e lo stesso vale per personaggi come la senatrice Vono, fulminata già da qualche tempo sulla via di Italia Viva. Vale la pena invece soffermarsi di più su uno come Gianluigi Paragone, non solo per il suo ruolo mediatico, ma perchè i suoi 'casi di coscienza' potrebbero facilmente far breccia in molti tra coloro che vorrebbero giustamente politiche più incisive, che si tratti dell'UE o del bilancio, ma tendono ai grandi proclami senza porsi più di tanto il problema delle condizioni di possibilità di una effettiva radicalizzazione. A fare un po' di chiarezza ci aiuta in questo caso Roberta Labonia in alcuni interventi recenti [qui, 11 dicembre] e meno recenti [qui, il 1 ottobre].