Peter Suderman

Fonte: Reason.com
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traduzione italiana da Megachip
Link: [qui] 24 ottobre 2012


Terrificanti dettagli emergono dal nuovo reportage del Washington Post
sul programma di assassini programmati con l'uso dei droni fatto proprio dall'amministrazione Obama
e sulla lista - approvata dal presidente - delle persone da assassinare - pardon, la “matrice degli smaltimenti“.

Abbiamo una lista di omicidi mirati con un nome orwelliano:
«Nel corso degli ultimi due anni, l’amministrazione Obama ha segretamente sviluppato un nuovo programma per la caccia ai terroristi, una lista di obiettivi di nuova generazione definita “matrice degli smaltimenti”. La matrice contiene i nomi dei sospetti terroristi in rapporto alle risorse da impiegare per rintracciarli, compresi capi d’accusa secretati e operazioni clandestine. I funzionari USA affermano che questo database è progettato per superare le attuali liste di omicidi mirati, predisponendo piani per lo “smaltimento” di individui sospetti non raggiungibili dai droni americani.»

La lista attuale è intesa come un punto di partenza, e ci accompagnerà per molto tempo:
«Benchè il programma sia tuttora in divenire, lo sforzo per realizzarlo riflette una realtà in via di consolidamento tra i quadri antiterrorismo della nazione: le guerre convenzionali degli Stati Uniti si vanno esaurendo, ma il governo prevede di continuare ancora per anni ad aggiungere nomi alle liste degli elementi da ammazzare o da catturare.»

Abbiamo già ammazzato un sacco di gente con i droni:
«Il numero di militanti e di civili uccisi nelle azioni dei droni negli ultimi 10 anni, secondo alcune stime, supererà presto le 3000 unità, cioè un numero superiore a quello delle persone uccise da Al-Qaeda negli attacchi dell’11 Settembre.»

L’eccidio perpetrato con l'uso dei droni sembra inarrestabile: Gli esperti di antiterrorismo dicono che la tecnica degli omicidi mirati tende ad autoperpetuarsi, perché riesce a ottenere innegabili risultati a breve termine che possono nascondere i costi a lungo termine. «Il problema è che i droni sono come un tosaerba» dice Bruce Riedel, ex analista della CIA e consigliere di Obama per l’antiterrorismo: «L'erba devi continuare sempre a tagliarla. Appena non la tagli più, ricomincia a crescere».

Intorno alle nostre operazioni di assassini mirati stiamo costruendo una grande e radicata burocrazia :
«Le uccisioni mirate sono diventate ormai operazioni di routine, tanto che l’amministrazione Obama ha dedicato buona parte dell'anno trascorso a codificare e razionalizzare le procedure che le sostengono».

Settimanalmente il presidente Obama partecipa a riunioni da brivido sulla minaccia del terrorismo:
«Obama approva i criteri di compilazione delle liste e controfirma gli ordini per gli attacchi con i droni fuori dal Pakistan, mentre le decisioni sui tempi per bombardare sono di competenza del direttore della CIA. Ma a parte la presenza di Obama ogni martedì alle riunioni sul terrorismo (i Terror Tuesday'), in cui di solito si discute di minacce e tendenze in atto più che che dell’approvazione di elenchi di obiettivi, il coinvolgimento del Presidente è più indiretto.»

Obama approva però personalmente i nomi inclusi nelle liste:
«Le liste sono rivisitate a intervalli regolari di tre mesi durante le riunioni al quartier generale del NCTC (National Counterterrorim Center) a cui prendono parte analisti provenienti da altre organizzazioni, come la CIA, il Dipartimento di Stato e il JSOC (Joint Special Operations Command). I funzionari ci tengono a precisare che in queste riunioni non si possono aggiungere nomi agli elenchi degli omicidi perchè questa è una facoltà che spetta esclusivamente alla Casa Bianca.»

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