Lettera di un gruppo di testimoni degli Stati Uniti al Presidente Slobodan Milosevic

12 settembre 2004

Caro Presidente Milosevic,

Noi sottoscritti, siamo indignati per la decisione del tribunale dell’Aja (ICTY) di imporvi un consigliere legale contro la vostra volontà e di privarvi del vostro diritto fondamentale della vostra autodifesa. Benché noi immediatamente siamo stati consenzienti a testimoniare a vostra difesa, in queste condizioni noi non possiamo ne’ vogliamo partecipare come testimoni, viste le attuale procedure.

La decisione del tribunale non solo viola le norme legali ed etiche fondamentali, ma disprezza apertamente i suoi propri regolamenti e il proprio status giuridico. Secondo l’articolo 21, al paragrafo 4 dello statuto dell’ICTY, un accusato viene abilitato ad ottenere alcune “garanzie minimali”, ivi compreso il diritto “di assicurare a lui stesso la propria difesa o l’assistenza legale di una persona di sua scelta”. Inoltre, lo statuto stabilisce che un processo deve essere condotto “nel pieno rispetto dei diritti dell’accusato”. Allora il nostro unico commento è che, in tutta evidenza, il senso della parola “garanzie” differisce evidentemente in modo totale dall’accezione che ne da il tribunale.

Noi possiamo assicurarvi che restiamo pronti e d’accordo a comparire come testimoni nel caso che vi venga restituito il vostro diritto all’autodifesa, sempre che voi desideriate sempre invitarci. Noi restiamo fermamente uniti nel nostro credere che le accuse contro di voi sono false e che rappresentano la continuazione della guerra condotta contro la Yugoslavia e contro il popolo Serbo da parte degli Stati Uniti e i loro alleati della NATO. Noi inviamo una copia di questa lettera al tribunale, in modo da informarlo della nostra decisione.

Firmato,
Gregory Elich, Sara Flounders, Barry Lituchy, Michael Parenti

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