Il tema dellUnione Europea è stato affrontato il 1º dicembre a Praga in un incontro organizzato dal Comitato di Praga 1 del Partito Comunista di Boemia e Moravia al quale ha partecipato anche Aginform. Liniziativa dei compagni di Praga, assunta in una fase piuttosto calda del dibattito sullEuropa allinterno del partito, alla vigilia ormai dellingresso della Repubblica Ceca nellUnione, ha visto la partecipazione di relatori provenienti da diversi paesi europei. Oltre allItalia: Francia (Coordinamento Comunista), Germania, Inghilterra (Socialist Labour Party), Grecia (Partito Comunista), Svezia (Partito comunista marxista leninista), Polonia (Proletariat). Tutti gli interventi, compreso quello di Aginform, hanno sottolineato come la formazione dellUE sia il risultato di precise scelte economiche, politiche e militari dei gruppi imperialisti europei rispetto ai quali i comunisti europei devono superare le indecisioni e coordinare lazione comune contro le strutture militari, economiche e politiche dellUnione. Riportiamo il testo della mozione di sintesi dei lavori, approvata quasi allunanimità.
1. Linternazionalizzazione sempre più ampia e profonda dei processi sociali rappresenta una tendenza storica oggettiva di per sè progressiva che è sempre stata ed è obiettivo dei comunisti. Non ci contrapponiamo affatto a questa tendenza, perchè il progresso storico non può essere fermato.
2. Ci opponiamo però con decisione al modo capitalista con cui questa tendenza viene realizzata nella forma di integrazione economica capitalistica così come espressa dallUnione Europea. Lattuale Unione Europea è uno strumento del capitalismo imperialista ed ultrareazionario, che elimina gli ostacoli allespansione dei monopoli internazionali, serve a facilitare il dominio dei grandi sui piccoli, rappresenta unassociazione internazionale dei capitalisti per intensificare lo sfruttamento collettivo e loppressione di lavoratori, paesi e popoli dipendenti e, insieme agli USA, trascinare nazioni e paesi in avventure di guerra imperialiste.
3. Approvare lingresso nellUnione, comunque lo si voglia motivare, significa accettare questo carattere dellUnione ed è un modo per candidarsi a partecipare alle sue iniziative, determinate dal capitalismo imperialista. E dovere dei comunisti far chiarezza sui pericoli che lingresso nellUnione rappresenta.
4. E del tutto sbagliata lidea che il consenso allingresso nellUnione, presentato come il "male minore", possa in futuro servire a una trasformazione dellUnione dallinterno. Alle posizioni opportunistiche presenti già ora, prima dellingresso, seguiranno infatti logicamente solo tentativi opportunistici di riformare lUnione senza modificarne il carattere capitalista.
5. La nostra parola dordine prima dellingresso, ma anche dopo, deve essere la lotta contro lEuropa dei supermonopoli capitalisti, la lotta per leliminazione del capitalismo, la cui permanenza ulteriore è una minaccia per lumantà intera.
Contro linternazionalizzazione capitalista, per l'internazionalismo socialista.