Per l'unità del fronte sindacale di classe

Il 3 gennaio scorso si è tenuto a Firenze l'incontro del Coordinamento per l'unità del sindacalismo di base scaturito dal convegno del 25 novembre 2017, promosso dalla rivista Ancora in Marcia, fondata da Ezio Gallori, per affrontare il tema dell'unità del fronte sindacale di classe.
Il Coordinamento ha ribadito l'intenzione di convocare nel prossimo mese di maggio, fuori dalla baraonda elettorale, l'assemblea di tutti coloro che militano nelle strutture sindacali di riferimento, ma sono intenzionati a costruire una prospettiva comune.
Quello che segue è il testo dell'
appello , che può essere anche scaricato come documento PDF, per diffonderlo e raccogliere firme di adesione e di impegno a partecipare.


APPELLO

"Lavoratori di tutto il mondo unitevi!"


La costante perdita dei diritti del mondo del lavoro, la destrutturazione dello stato sociale, gli attacchi permanenti alla Costituzione, ai servizi pubblici, alla sanità, alle pensioni, all'assistenza e alla democrazia, impongono a tutti la creazione di un fronte unitario di opposizione, che faccia da argine alla cultura neoliberista dominante portata avanti dall'Europa, dai Governi nazionali e con l'inerzia dei sindacati di regime. La necessità di una riduzione dell'orario di lavoro e dell'età pensionabile per garantire solidarietà e ricambio generazionale; di aumentare i salari, di uscire dalla precarietà per superare la povertà dilagante e le diseguaglianze sociali; l'esigenza di combattere le forme di autoritarismo e i potentati dell'economia, sono impegni a cui non possiamo sfuggire perchè imposti dalla realtà che viviamo.

I partiti che un tempo rappresentavano i lavoratori, con la loro forte opposizione nelle istituzioni e nelle lotte sociali, non esistono più ed i sindacati che difendevano il mondo del lavoro sono passati dalla famigerata "concertazione" all'aperto sostegno alle politiche distruttive dei diritti, praticate dai Governi, di privatizzazione dei servizi essenziali, di svendita dei beni comuni e di complicità per la "gestione" di fondi sanitari e pensionistici.

A questa grave involuzione si oppongono gruppi consistenti di lavoratori e di cittadini che rifiutano il ritorno alla barbarie e rivendicano diritti civili e modernità. Si oppongono con forza tutti i sindacati di base, anche se soffocati da leggi e vincoli contrattuali che ne limitano l'agibilità democratica sui luoghi di lavoro e l'esercizio del diritto di sciopero costituzionalmente garantiti.

Questa opposizione, tuttavia, è troppo frammentata per apparire credibile, per affrontare seriamente i problemi che abbiamo davanti e per dare la speranze di riconquista dei diritti perduti, obiettivi raggiungibili solo attraverso una più ampia unità dei lavoratori e più consolidati rapporti di forza. La necessità di unificare l'azione dei vari sindacati di base nelle analisi, negli obiettivi e nelle lotte si impone in nome degli interessi di classe, dell'uguaglianza e del progresso sociale!

Proponiamo, per ora, almeno un percorso d'azione unitaria per dare spessore politico alle mobilitazioni e agli scioperi - che non possono essere un rituale, che non possono passare senza lasciare il segno, che non possono svilire l'umore di coloro che vi partecipano, - ma l'obiettivo finale non potrà che essere un solo SINDACATO DEMOCRATICO DI CLASSE.

Percorsi unitari ed impegni che partono dal basso, dalle categorie, dalle vertenze contrattuali, dal sereno confronto, ma che incidano anche sulle mobilitazioni di carattere generale e sugli scioperi generali, che non possono tradursi in una conta insignificante di quell'uno per cento in più o in meno di partecipanti che forse gratificano vanamente chi li promuove, ma che non incidono nulla sulla realtà.

In buona sostanza, per creare una contrapposizione ai potenti, al governo e ai sindacati confederali che lasciano fare, non abbiamo alternative a praticare l'unità di classe!

Per affermare queste semplici ragioni e per superare le difficoltà di dialogo che permangono nel mondo del sindacalismo di base, lanciamo questo appello a tutti coloro che credono ancora in questi valori e che con umiltà, convinzione e fermezza vogliono rilanciare il tema dell'unità. A maggio, dopo le elezioni, se raggiungeremo adeguati livelli di attenzione da parte di tutti, con almeno MILLE FIRME DI IMPEGNO ALLA PARTECIPAZIONE, organizzeremo a Firenze una grande iniziativa per discutere forme e metodi per realizzare l'UNITA'.