Appoggiare tutti i centri di resistenza all'imperialismo

Cari compagni,

condivido la vostra posizione sulla Cina. Allo stato attuaIe delle cose occorre essere pragmatici e appoggiare tutti i centri di resistenza antimperialisti presenti in ogni parte del mondo.

Facendo un rapido e sommario inventario delle nostre forze possiamo individuare le cinque stelle del socialismo: Cina, Corea, Cuba, Vietnam e Laos; i paesi progressisti a orientamento socialista: Zimbabwe; Congo Kinshasa, Angola, Mozambico, Namibia, Seychelles, Libia, Siria; i paesi che lottano per l’indipendenza nazionale: Jugoslavia, Sahara, Palestina; le rivoluzioni socialiste in atto in Perù, Colombia, Ecuador, Messico, Filippine, Kurdistan, India, Nepal; i movimenti indipendentisti (Corsica, Nuova Caledonia, Ulster, Timor).

Vorrei concludere con alcune considerazioni.

1) Ogni popolo edifica il socialismo secondo le proprie peculiarità e la propria condizione specifica; non può esistere un modello unico valido per tutti. Noi dobbiamo appoggiare ogni processo di edificazione del socialismo indipendentemente dalle sue caratteristiche.

2) E’ di estremo interesse la proposta strategica di Zjuganov circa l’alleanza tra Cina, India e Russia (a tal proposito occorre sostenere l’India contro il Pakistan braccio armato dell’imperialismo in quella regione) ma ritengo che vi siano le condizioni per ampliare questo asse strategico coinvolgendo l’Africa (vedi documento allegato).

3) Sarebbe necessario intraprendere azioni di solidarietà con il Congo rivoluzionario proditoriamente aggredito da Ruanda e Uganda per conto degli Stati Uniti (l’esercito dello Zimbabwe inviato in Congo dal compagno Mugabe sta scrivendo pagine eroiche nella storia dell’internazionalismo rivoluzionario).

4) Infine sarebbe opportuno tradurre e pubblicare in Italia "Il libro nero del capitalismo" di Philippe Paraire e Francis Arzalier edito dalla casa editrice belga "Il tempo delle ciliegie".

Vi allego la Dichiarazione del governo cinese in materia di esperimenti nucleari.

S. Vittore Olona, 19/7/1999
Marco Quagliaroli

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