Fonte: Notiziario del Campo antimperialista (http://www.antiimperialista.org/)
E bastata la scoperta dellacqua calda (ovvero che la Repubblica Islamica iraniana non riconosce lo Stato di Israele e perora la piena liberazione della Palestina) per scatenare la fragorosa offensiva del P.U.A.S. (Partito Unico Americanista Sionista). Di questaccozzaglia sionista Giuliano Ferrara e da tempo vate, guru e segretario generale. Inevitabili come uno tsunami le sue adunate (memorabile il fallimento dell'Israele Day del 15-4-2002) per mettere in riga larmata Brancaleone di tirapiedi, garzoni e scudieri dellImpero di cui Israele e per antonomasia il piu corsaro avamposto. La cosa sarebbe spassosa se non fosse terribilmente seria. La fiaccolata che si svolgera giovedi prossimo sotto lambasciata iraniana di Roma non e solo un gesto di deliberata ostilita verso lIran (una specie di ufficiosa dichiarazione di guerra visto che aderiscono tutti gli alti papaveri della politica, da AN fino ad esponenti di spicco del PRC). Essa nasce dal letame del fondamentalismo occidentalista che vaticina la guerra di civilta contro ogni popolo o nazione che non accettino di essere stritolati nellImpero a stelle e striscie; serve a mobilitare lopinione pubblica per schierarla nel fronte della guerra permanente e preventiva; serve infine a misurare il tasso di fedelta non solo dei politici, ma pure dei giornalisti, degli intellettuali, dei filosofi e finanche degli uscieri di Palazzo alla causa della crociata imperialista antislamica. Siamo giunti al punto che uno dei portavoce della comunita ebraica italiana, con odiosa tracotanza, si e permesso di affermare: Gli ebrei verificheranno chi partecipera e chi no. Saranno considerati nemici non solo di Israele ma anche degli ebrei italiani.
Ci fosse un governo, non diciamo bolscevico, ma anche solo di larghe vedute, avrebbe proibito questa turpe adunata estremista. Avessimo un piu consistente movimento antimperialista esso avrebbe dovuto supplire alla latitanza delle istituzioni impedendola, magari prendendo questi brutti ceffi a calci nel sedere. E dato che hanno tanto a cuore la causa sionista, li si sarebbe potuti inviare coattivamente (non lo si fa ogni giorno con gli immigrati?) nellagognata Israele, a combattere 'i terroristi palestinesi' per le vie di Jenin o Ramallah.
Non contenti delle legnate che la Resistenza infligge loro in Iraq, questi predicatori dellApocalisse, teorizzano apertamente lallargamento della guerra, investendo lIran e la Siria, dato che solo chi sopravvivera a questo genocidio accettera la loro democrazia. Ogni aggressore ha bisogno di un alibi, ogni guerra deve essere giustificata da nobili ragioni. Nessun alibi fu tanto beffardo, ne ragione meno ignobile. Le migliori, si fa per dire, penne del P.U.A.S., sono scattate a comando affermando che ".. occorre cacciare lIran dallONU, non essendo accettabile che un membro dellONU pretenda la distruzione di un altro membro della stessa organizzazione". (A. Panebianco sul Corriere del 29 ottobre). Bene, atteniamoci per un istante a questo criterio giuridico formale. Esso dovrebbe essere applicato anzitutto ad Israele, che nel 1948 ha spazzato via dalle carte geografiche la Palestina araba, che continua imperterrito a violare decine di risoluzioni ONU. Ma dovrebbero essere espulsi dallONU sia gli USA che lUnione Europea, che solo laltro ieri hanno cancellato dalle mappe, in barba alla Carta dellONU, uno Stato di nome Jugoslavia. Do you remember Mister DAlema? E senza allontanarsi troppo da Tehran, che dire del fatto che gli occupanti stanno di fatto smembrando lIraq? Chi espellera gli USA dalle Nazioni Unite, vista la loro costitutiva e costante politica daggressione, dato che alcuni strateghi vicini a Bush ogni giorno prospettano lo spappolamento del Medio Oriente per far nascere al loro posto una serie di staterelli fantoccio?
La forma sottende una sostanza. La sostanza si chiama imperialismo, un sistema globalizzato di sfruttamento e di soggiogamento dei popoli che se non ha mai tollerato rivolte, oggi non puo ammettere nemmeno stati nazionali sovrani, e per questo deve calpestare lo stesso diritto internazionale, nellintento di riscriverne, col sangue delle genti, uno nuovo e imperiale.
Il cazzeggio assordante che in questi giorni vuole mettere sotto accusa lIran sciorina un altro poderoso argomento. "LIran parla in quanto paese islamico. Introdurre nella conflittualita internazionale motivazioni di carattere religioso e gravissimo e molto pericoloso per tutto il mondo. Se un conflitto politico diventa religioso, il rischio riguarda tutto il mondo." (Amos Luzzatto, 31 ottobre). Senti chi parla!
Primo: Israele e lesempio piu scandaloso di costruzione artificiale di unentita statuale, sorta come frutto di una colonizzazione terroristica ai danni del nativo popolo palestinese. E un fatto acclarato (e condiviso da tutte le persone di buon senso, tanto per dirne una: dalla maggioranza dei cittadini europei) che esso e il piu pericoloso fattore di destabilizzazione degli equilibri mondiali.
Secondo: Israele e, tra tutti gli stati moderni, quello che piu sfacciatamente ostenta i suoi fondamenti religiosi. Ci sbagliamo o i sionisti giustificano la loro occupazione genocida della Palestina in base alla promessa che Iahveh avrebbe fatto ad Isacco? E vero o non e vero che solo gli ebrei sono cittadini a pieno titolo di Israele mentre tutti gli altri sono paria? Che dire della sionistica 'Legge del Ritorno' che garantisce automaticamente, sulla base della sola fede religiosa, la cittadinanza israeliana ? E siccome Israele separa gli abitanti della Palestina in base a criteri confessionali, non e giocoforza uno stato confessionale-razzista di apartheid?
Il minimo che una persona ragionevole possa augurarsi e che un simile mostro (avamposto militare dellimperialismo in Medio Oriente) sparisca dalle carte geografiche. Il che, beninteso, non significa affatto cancellare gli ebrei, ne restituire loro tutte le ingiustizie e le pene che da tanto tempo fanno patire al popolo palestinese. Come dire: esiste ancora nellOccidente 'democratico', senza rischiare di finire in prigione, il diritto di augurarsi che un giorno scompaiano dalla faccia della terra, Israele, gli USA e tutti gli stati che simboleggiano loppressione e la tirannia?
Ovvero chiediamo: visto che ci dicono esista da noi la liberta di pensiero, abbiamo ancora la facolta di condannare il sionismo come ideologia razzista?
E difronte alle adunate sediziose e guerrafondaie dei sionisti leccapiedi di Israele, ci si puo considerare amici dei Davide palestinese e nemici del Golia-Moloch israeliano? Oppure, anche se non ce lo dicono, siamo gia alle prese con la dittatura del Partito Unico Americanista Sionista (P.U.A.S.)?