BASEITALIA

Tutto il territorio italiano, da Aviano a Lampedusa,
disseminato di basi americane

Lo stivale a stelle e strisce

Tredicimila militari e quindicimila civili USA ospiti permanenti

di FALCO ACCAME
da "Liberazione", 22 febbraio 1998

Isole di segretezza
Strutture sorte senza l'autorizzazione del Parlamento

Non è del tutto nota la quantità in America di personale impiegato nelle basi Usa e Nato in Italia, ma grosso modo si tratta di circa tredicimila militari e quindicimila civili. Vediamo dove si trovano alcune di queste basi, facendo una specie di giro d'Italia. Partiamo dalla Toscana. Tra Pisa e Livorno si trova la vastissima base di Camp Darby, un'immensa area attrezzata a depositi e magazzini presso cui opera l'ottavo gruppo di supporto Usa che garantisce il sostegno logistico a tutte le forze americane operanti a sud del Po ed ha una responsabilità sul bacino del Mediterraneo ed il Nord-Africa. A Camp Darby operano circa un migliaio di persone. Non lontano da Camp Darby, a Coltano, è installato un potente sistema di telecomunicazioni.

Spostiamoci ora verso la Liguria. A La Spezia è installato il Centro antisommergibile di Saclant, che effettua studi oceanografici attinenti alla ricerca di sommergibili. Da La Spezia passiamo in Lombardia, a Ghedi, presso Brescia. Qui si trova un "munitions support squadron" per la conservazione di bombe nucleari. Da Ghedi dirigiamoci verso il Triveneto. AVerona c'è l'Air Operations Centre (con 2500 persone). A Vicenza opera la Setaf (Support European Task Force) che ha per missione il supporto aerotattico alle unità nucleari missilistiche terrestri. In questa base vengono messe in opera le Adm, cioè le munizioni di demolizione atomica, in pratica le mine atomiche. Vengono qui custodite e costruite le testate nucleari per le forze armate alleate nella regione meridionale della Nato. PressoVicenza c'è un'unità di supporto chiamata Camp Ederle che si estende negli spazi della grande caserma di Ederle. Presso l'aeroporto militare è acquartierato un gruppo tattico di paracadutisti ed un battaglione di obici. In ambito Nato è assicurata alla Allied Mobile Force (Ace) la possibilità di effettuare operazioni militari nazionali Usa nell'eventualità di interventi che si estendono fino al Medio Oriente. A Longare, presso Vicenza, si trova un importante deposito di armamenti Usa ed altri depositi si trovano a Tormeno San Giovanni a Monte. Presso Aviano, l'aeroporto reso ben noto dalle operazioni in Bosnia e più recentemente dall'incidente della funivia del Cermis, opera un ragguardevole numero di forze aeree Usa.

Dal Triveneto spostiamoci verso l'Emilia. A Rimini troviamo la sede di un Munitions Support Squadron per l'attivazione di bombe nucleari. Dall'Emilia scendiamo verso la Campania: giungiamo così a Napoli-Capodichino, la grande base Usa situata presso l'aeroporto che ha sostituito di recente quella dislocata presso Bagnoli. Conta su circa 3500 uomini e si estende nel suo sobborgo-satellite di Cirigliano.Vi sono dislocate attività di supporto e logistiche ed anche importanti comandi della Nato, oltreché il comando della Sesta flotta. La base navale Usa di Gaeta (che in futuro dovrebbe trasferirsi a Taranto) ospita alcune unità maggiori della Sesta flotta. Nei dintorni di Napoli, presso il lago Patria, a Giugliano, si trova una stazione di comunicazione Satcom ed un'altra stazione di comunicazione si trova a Montevergine, ad Avellino. Da Napoli passiamo alla Puglia. A San Vito dei Normanni c'è una base che ospita il 499° Expeditionary Squadron e l'Electronics Security Group (gruppo di intelligence elettronica). In Puglia ci sono altre basi, come quella di Gioia del Colle, per la ridislocazione di aerei arnericani. Ad Otranto, Martina Franca, Iacotenente, vi sono impianti della rete radar Nadge.

Spostiamoci ora in Sicilia, dove troviamo innanzitutto la base di Sigonella, la stazione aeronavale con reparti operativi e di supporto Usa, dotata di aerei antisommergibili, mentre a Niscemi è situata una stazione di comunicazione (NavComTelSta). A Lampedusa vi è una installazione per la navigazione Loran. Passiamo infine in Sardegna, dove si trovano numerose ed importanti basi: Teulada, Zona costiera Sulcis Inglesiente. La più grande zona addestrativa straniera che include praticamente tutta la costa da Capo Teulada a Capo Frasca, circa cento km. La zona è usata per esercitazioni aeree ed aeronavali della Nato e della Sesta flotta (tiro contro costa) ed include anche un centro addestramento per unità corazzate. Decimomannu: e' l'aeroporto probabilmente più grande della Nato. La sua superficie è vasta quanto quella di tre aeroporti civili; Si tratta di un vecchio aeroporto rimesso in funzione nel 1955 in seguito ad un accordo tra Germania, Canada ed Italia. Salto di Quirra: una vasta zona comprendente poligoni missilistici sperimentali e di addestramento interforze. I poligoni sono situati presso il paese di Perdas de Fuego. Lungo la costa si giunge a Capo San Loremo: vi si addestrano unità della Nato e della Sesta flotta con attività nelle varie combinazioni terra-aria-mare. Capo Frasca: poligono di tiro della Nato e Usa.Vi sono situati impianti radar, eliporto, basi di sussistenza. Collegato con Torre Frasca e Torre Grande di Oristano e Sinis di Cabras. Tempio: base Nato per ricerche elaborazioni dati ed impianti radar. Inizialmente vennero installate anche rampe missilistiche nella zona della Limbara, tra Oschiri e Tempio. Infine Tavolara: base Usa per stazione radiotelegrafica ad onda lunga per poter comunicare con i sommergibili.


Isole di segretezza
Strutture sorte senza l'autorizzazione del Parlamento

Ritorna alla prima pagina