Corea: Promemoria
per una guerra prossima ventura

Nel dicembre scorso il portavoce dell'esercito della Corea del Nord con una dichiarazione solenne denunciava il passaggio della politica USA in Corea da una fase in cui si erano alternate minacce e aperture a una fase di aperta aggressione. Riportiamo stralci del documento

Pyongyang, 2 Dicembre 1998

Gli imperialisti americani di recente, nei loro arroganti tentativi di soffocare con la forza delle armi la Repubblica Popolare Democratica di Corea (RPDC), hanno oltrepassato la linea di guardia.

Ci risulta che il presidente americano Bill Clinton, nel corso della sua visita nella Corea del Sud, ha passato in rivista le unità delle forze aeree specializzate in sortite e raids, sostenendo che gli Usa sono pronti ed in grado di difendere le nazioni alleate.

Il governo fantoccio della Corea del Sud sta cercando di procurarsi favori dal suo padrone americano gridando rumorosamente che la Corea del Nord deve accettare le richieste americane di ispezione di installazioni militari sotterranee. I reazionari giapponesi, che hanno sempre calunniato la RPDC, hanno di nuovo alzato la testa prendendo a pretesto il recente lancio di un satellite artificiale, facendolo passare come lancio di un missile balistico.

I circoli americani più reazionari hanno dichiarato intanto che, nel caso le ispezioni delle installazioni militari sotterranee della RPDC non venissero accettate, avrebbero rotto l'accordo quadro RPDC-USA e preso serie contromisure. Ciò evidentemente rappresenta una vera e propria dichiarazione di guerra contro la RPDC, tenuto anche conto che ultimamente sono stati pubblicati rapporti riguardanti un piano operativo (il piano 5027) nel quale si descrive apertamente un nuovo piano di guerra che prevede l'invasione della Corea del Nord, cioè una seconda guerra di aggressione.

Il piano 5027, come abbiamo appreso da queste pubblicazioni, prevede l'invasione in cinque fasi.

La prima fase è una fase di controllo. Con il pretesto di controllare le azioni della RPDC, gli Usa ammassano le loro forze di aggressione in Corea, impongono sanzioni totali alla RPDC e ne bloccano il cielo, i mari e i confini. In un certo senso si può dire che questa fase è già in atto.

La seconda fase è la fase degli attacchi, che ha come scopo la neutralizzazione della RPDC mediante attacchi aerei a lungo termine sull'intera Corea del Nord con attacchi da artiglieria da campo e missili guidati cruise. Per eseguire le operazioni di questa fase, gli imperialisti americani hanno dispiegato di nascosto forze aeree e navali inclusi corpi speciali attorno alla Corea del Nord, in varie forme e metodi ed hanno organizzato manovre militari sotto vari nomi.

La terza fase è la fase delle operazioni di offensiva da terra. Sono previste operazioni terrestri combinate molto vaste per facilitare l'atterraggio, sulle coste est ed ovest della Corea del Nord, di elicotteri, aerei e comandi speciali. Attraverso queste operazioni, gli Usa si prefiggono lo scopo di accerchiare Pyongyang, il cuore della Corea rivoluzionaria.

La quarta fase è la fase di espansione. Ha l'obiettivo di occupare l'intero territorio del Nord.

La quinta fase è la fase della conclusione della guerra, in cui gli Usa progettano la riunificazione delle due Coree sotto il dominio liberal democratico.

Per mettere in pratica questo piano di aggressione gli Usa disporranno di più di 545.000 soldati americani, di 630.000 fantocci della Corea del Sud, di tecnologia ultramoderna, di mezzi di attacco su larga scala, comprese da 5 a 7 flotte con portaerei, bombardieri, aerei "invisibili'` F/117 e F/111, bombardieri nucleari strategici B-l, B-2, B-52.

Il piano prevede tre metodi per arrivare a lanciare una guerra totale:

Il primo prevede che si sferri un colpo alla RPDC imponendole sanzioni sulla questione nucleare e sui problemi dei diritti umani.

Il secondo prevede una offensiva "chirurgica" sulle installazioni nucleari della RPDC.

Il terzo prevede di colpire preventivamente la RPDC con il pretesto che la situazione si sarebbe aggravata per le continue tensioni.

Recentemente gli Usa hanno spedito in Corea del Sud gli ufficiali più esperti del dipartimento della difesa. Inoltre il presidente del comando generale, il comandante delle forze del Pacifico, i comandanti delle unità delle tre armi, i comandanti del primo e terzo corpo di armata, il comandante della settima flotta, i comandanti del primo e terzo corpo di spedizione della marina ed altri comandanti, hanno esaminato il piano dal punto di vista operativo.

Attualmente gli imperialisti Usa, gridano ai quattro venti che le tensioni sono aumentate a causa delle installazioni sotterranee della RPDC e del lancio del satellite artificiale e stanno cercando pretesti per dare avvio al piano 5027. Incapaci di distruggere il nostro sistema socialista con le loro strategie di isolamento, repressione e distensione, per indurci alle riforme e all'apertura, hanno perso la ragione e imboccato la via dell'avventura militare.

Fin dall'inizio le nostre forze armate rivoluzionarie hanno dato poca fiducia alla politica di distensione degli Usa, la quale ha sempre avuto per fine la demolizione del nostro sistema socialista.

Esercitando la più stretta vigilanza, le nostre forze rivoluzionarie hanno messo in evidenza che la politica americana si andava sempre più allontanando dallo spirito degli incontri con la RPDC.

La situazione attuale dimostra la assoluta giustezza dell'attenta vigilanza e della posizione rivoluzionaria delle nostre forze armate.

Rispondere colpo su colpo è una caratteristica del nostro esercito rivoluzionario ed è l'unico modo per contrattaccare.

Sebbene gli imperialisti Usa intendano scoraggiare chiunque, varando il loro sconsiderato piano d'azione essi seguono un folle sogno.

Anche noi abbiamo il nostro piano d'azione.

Operazione "chirurgica", modello d'attacco, attacco preventivo, non sono esclusive opzioni degli Usa. Quel modo di attacco non è un monopolio degli Usa. Deve essere chiaro che non c'è alcun limite all'attacco dell'esercito del nostro popolo.

Si deve anche sapere che non solo le forze d'aggressione Usa che eseguono il piano 5027 non possono considerarsi fuori della portata dal contrattacco delle nostre forze, ma neanche i fantocci della Corea del Sud e il Giappone stesso, che fa da servo dietro le quinte, possono stare tranquilli.

Noi non vogliamo la guerra, ma la combatteremo se sarà necessario. Se ci sarà imposta, la combatteremo fino in fondo. Nel momento in cui gli imperialisti Usa, avendo gettato la maschera del dialogo e della distensione, stanno portando la situazione sull'orlo della guerra, noi solennemente dichiariamo, con la dignità della Corea del Juchè, che le nostre forze non perdoneranno mai le provocazioni delle forze di aggressione degli imperialisti Usa, ma risponderanno ad esse con un colpo annientatore.

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