Parole e fatti

Cari compagni,

credo che il movimento che punta alla liberazione delle masse dall’imperialismo acquisterà più forza se, nel recuperare i nostri pezzi, guarderemo non tanto all’uso appropriato della terminologia o della punteggiatura (per cui sta nel giusto il più bravo a scrivere o a parlare; gli altri - poveretti - sono revisionisti), quanto alla volontà di collaborazione e al sincero impegno dei soggetti, singoli o associati.

Poi un’altra cosa. Il marxismo-leinismo ha indubbiamente e storicamente una sua dimensione eroica nella lotta per la conquista e anche per il mantenimento del potere. Questo non toglie dignità a una "normale amministrazione" socialista, a patteggiamenti o ad armistizi stipulati puntando lo sguardo oltre i pali dell’ortodossia per andare avanti, al lavoro silenzioso, e - pur modesto - grande, di milioni di proletari cittadini socialisti che ripetono tutti i giorni gesti che fanno la ricchezza e l’orgoglio della Patria. "Morto Enver, morto Mao non c’è più niente", così ragionano i puri. Così aiutando l’aquila americana e quella tedesca nella pulizia geopolitica del nuovo millennio.

Fraterni saluti
Antonio Dori

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