La riedizione del libro di Anna Louise Strong, Lera di Stalin, non è solo una risposta efficace alla campagna anticomunista di Bertinotti sul novecento, ma anche un modo chiaro e conciso di mettere in luce la straordinaria importanza di un periodo storico che viene saltato a piè pari da coloro che riescono a far scomparire trenta anni di storia del movimento comunista, collegando Lenin a Gramsci senza spiegare come è stata costruita lURSS e realizzati gli obiettivi straordinari ad essa collegati.
La pubblicazione di questo volume e la prossima uscita del libro di Ludo Martens su Stalin, anchesso tradotto e curato da Adriana Chiaia, ci permetteranno di riaprire una discussione su questo periodo storico e di affrontare meglio lo scontro con i fautori della rifondazione anticomunista.
Per ora ci limitiamo a dire che è molto importante far conoscere il testo della Strong e quindi invitiamo i compagni e le compagne non solo a leggerlo, ma a farne la più ampia diffusione.
La redazione di Aginform