Da Berlusconi a Casini. Qual'è la prospettiva?

Ha ragione Berlusconi quando parla di poteri forti, ma il senso di questa affermazione non è che i poteri forti sono contro il cavaliere, ma che la partita non è più tra lui e Franceschini, ma in ballo ci sono forze e personaggi che hanno ben altra dimensione. Se avessimo dovuto aspettare il Partito Democratico credo che Berlusconi avrebbe potuto governare per altri decenni.

Invece è accaduto che l'arroganza e lo strapotere, oltre che la sostanziale imbecillità politica del soggetto, hanno messo in moto una situazione nuova. Certo, personaggi come Bossi, Cicchitto, Gasparri, Bondi, Calderoli e altri come loro sono sempre in trincea per sostenere il loro leader. Ma fuori da questa cerchia di inetti, come stanno effettivamente le cose?

Sul piano internazionale la situazione è pesante. Le immagini del cavaliere che fa le corna nelle foto ufficiali, il cucù alla Merkel, la telefonata mentre i capi di governo sfilavano sul ponte di Strasburgo, il diktat alla UE perchè taccia sugli immigrati sennò l'Italia non partecipa più alle decisioni comuni, hanno reso la misura colma. Anche il gossip ha reso impresentabile il cavaliere nel mondo e a dirlo sono giornali non di sinistra, ma quelli che fanno opinione a livello internazionale.

Più politica è la vicenda di Gheddaffi e di Putin, ma nel senso che in giro c'è una certa preoccupazione sul livello da magliaro che sta prendendo quella che appare una grande capacità di intessere relazioni. Forse Berlusconi potrà fare un pò di commercio, anche per le sue aziende, ma la guasconeria e la spregiudicatezza giovano più ai suoi interlocutori che al capo del governo, il quale ormai sta rompendo le uova nel paniere allo schema consolidato delle relazioni interne nel salotto dell'occidente.

In Italia la crisi che si è aperta è più diretta e ravvicinata. La vicenda del direttore dell'Avvenire innescata da Feltri, dipendente della famiglia del cavaliere, lo scontro con la Banca d'Italia e per ultimo il defilarsi della Mercegaglia dall'Alitalia per finere in braccio ad Epifani fanno capire da dove viene il pericolo per il capo del governo. In questo senso si può parlare di poteri forti e di scontro tra poteri forti.

Per ora l'alternativa che si delinea è questa anche se non è affatto scontata. Berlusconi è ancora capace di mordere. Dunque una sorta di 25 luglio da cui salterà fuori il Badoglio di turno. Il 25 aprile ci fu però piazzale Loreto e un moto popolare profondo. Ora ci dovremmo accontentare di una nuova alleanza di centro che dialoga col PD, con movimentisti e alternativi che sperano di prendere almeno le briciole di questa nuova situazione. Per ora il futuro che si prospetta è questo e lo diciamo a chi si illude su spostamenti qualitativi una volta liquidato il cavaliere. Ricordate la vicendra Prodi e il comportamento della sinistra radicale? A consolarci rimarranno le prediche dei gruppi trotskoidi e dei marxologi di varia estrazione, ma come al solito si tratta di prediche.

Erregi

7 settembre 2009


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