In piazza in attesa della mancia

Sabato 12 maggio alcune migliaia di militanti della sinistra 'alternativa' si sono messi in evidenza con una manifestazione di piazza dopo un lungo periodo di astinenza. Capaci di fiutare il vento che tira, i leader di questi alternativi hanno ritenuto opportuno inserirsi nel grande caos politico che regna dopo le recenti elezioni amministrative per non essere completamente tagliati fuori dai cambiamenti che si preparano e guadagnarsi almeno una mancia elettorale. Anzi, in realtà, sono stati ancora più sfrontati e per bocca di Diliberto hanno parlato di aggregazione di una sinistra che può arrivare al 20% includendo IDV e Vendola.

A parte la strumentalità di questi accostamenti, che prescindono da una valutazione realistica di ciò che rappresentano Di Pietro e Vendola e della loro possibilità di coesione, la questione essenziale è di carattere strategico.

Agli 'alternativi,' nella logica sfrenatamente elettoralistica che li muove, manca ogni consapevolezza di ciò che sta realmente accadendo. L'astensionismo e il grillismo stanno, fortunatamente, spazzando via ogni illusione di schieramenti elettorali basati sul quadro istituzionale esistente ed è solo a questo livello che si può innestare una prospettiva politica che cambi realmente le cose. In questo contesto noi siamo dell'opinione che bisogna rafforzare l'astensionismo dandogli un contenuto programmatico che costringa questo sistema a fare i conti con una richiesta di cambiamento effettivo.

Ovviamente Diliberto e soci, di cui ricordiamo le prodezze, per usare un gioco di parole, all'epoca dei governi D'Alema e Prodi, tra cui l'infamia, per chi si considera comunista, di aver partecipato alle guerre imperialiste, non pensano affatto ad alternative vere. A costoro basta immaginare un futuro fatto di parlamentari per raggiungere l'obiettivo.

Queste cose si sanno, e allora perchè continuare la polemica? Certamente per togliere l'acqua a questi pesci in cerca di voti, ma anche e soprattutto perchè la costruzione di una vera oppisizione passa attraverso una rottura irreversibile col PD, cosa che gli 'alternativi' non si sognano di fare. Non è un caso che la manifestazione del 12 abbia avuto la benevolenza e l'enfatizzazione degli ambienti vicini al grande fratello.

Erregi

19 maggio 2012


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