Lo volevano imputato, demonizzato, umiliato. Ma è lui l'accusatore, è lui che, da solo, mette in seria difficoltà il gigantesco apparato messo in piedi per riscrivere la storia a piacere e giustificare la distruzione della Jugoslavia. Per questo sul processo cala il silenzio. E quando, dopo tre anni, si avvicina per Milosevic il momento di rispondere alle accuse si moltiplicano le manovre per ridurlo definitivamente al silenzio e impedirgli di mettere sul banco degli imputati i veri criminali.
Luglio-agosto 2004: dietro il rinvio della difesa di Milosevic prima al 14 e al 19 luglio e poi al 31 agosto, le manovre del "tribunale" e dei suoi burattinai per imporre a Milosevic un avvocato d'ufficio e ridurlo così al silenzio: un'altra prova della sua innocenza e della colpa invece dei suoi interessati accusatori
31 agosto - 1 settembre 2004: Milosevic inizia la sua difesa con un lungo e dettagliato atto d'accusa contro i veri criminali che hanno squartato la Jugoslavia. Subito dopo viene ridotto al silenzio con l'imposizione del tutto arbitraria di un avvocato d'ufficio, da lui sempre rifiutato. Ma il "Tribunale", che così abbandona qualsiasi parvenza di diritto, non esce indenne dall'ennesimo sopruso. Molti testimoni si rifiutano di deporre in queste condizioni. Il processo si blocca. Gli stessi avvocati d'ufficio devono proporre al tribunale il ricorso di Milosevic che li rifiuta e vuole potersi difendere da solo.
Vi siete mai chiesti come mai, se i giudici dell'Aia nutrono tanta
preoccupazione per le condizioni di salute di Milosevic, non hanno mai
preso alcun serio provvedimento in materia durante tutta la fase della
"accusa", che e' durata per due anni e mezzo?
Vi siete mai chiesti come mai i giudici dell'Aia hanno aspettato
proprio adesso, l'inizio della fase della "difesa", per imporre a
Milosevic un "avvocato d'ufficio" per "tutelare la sua salute" - come
richiesto dalla Del Ponte?
Se della salute di Milosevic vogliamo parlare - piuttosto che non
della illegittimita' del "Tribunale ad hoc" dell'Aia - diciamo allora che
numerosi precedenti e consuetudini giuridiche giustificano piuttosto la
richiesta dell'IMMEDIATO RILASCIO dell'imputato, per consentirgli di
curarsi.
Molti testimoni si rifiutano di presentarsi se il Tribunale non restituirà a Milosevic il diritto a difendersi da sè. Il processo viene nuovamente rinviato.